NAPOLI – Fortuna Loffredo potrebbe essere stata vittima di abusi sessuali. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sulla morte della bimba di 6 anni, precipitata lo scorso 24 giugno dal balcone della sua casa. L’ipotesi di reato è di violenza sessuale e omicidio, ma al momento non figurano ancora indagati.
Fulvio Bufi sul Corriere della Sera scrive:
“All’inizio poteva sembrare la tragedia di una bimba troppo piccola per essere lasciata da sola in casa e ancora troppo incosciente per capire che sporgersi dal balcone è pericoloso. Ma solo all’inizio. Perché in pochi giorni questa storia è diventata un mistero, un giallo alimentato non solo dalle voci del quartiere, ma anche da quella autorevole del parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello (il sacerdote divenuto famoso per la sua battaglia contro l’avvelenamento della Terra dei Fuochi) , che al funerale usò parole scelte non a caso: «Chi sa, deve parlare. Davanti a Dio e agli uomini»”.
Tre anni fa un altro bimbo che viveva nel palazzo è morto nelle stesse circostanze e ora il procuratore Francesco Greco e i suoi sostituti Federico Bisceglia e Claudia Maone si concentrano sulla pista degli abusi sesuali:
“Dalle indagini risulta che Fortuna quel giorno voleva andare a casa della sua amichetta che abita al piano di sotto. Si presentò davanti alla porta, ma la mamma dell’altra bambina non l’avrebbe fatta entrare: ai carabinieri ha raccontato di averle detto di tornare più tardi perché stava lavando a terra. Da questo momento finisce ogni informazione. Nessuno sembra sapere più nulla di cosa fece la bambina: se entrò ugualmente a casa dell’amichetta, se tornò a casa sua, se ci tornò da sola, se parlò con qualcun altro. Finora, nonostante autorevoli consulenze tecniche cui i magistrati sono ricorsi, non si è riusciti nemmeno a stabilire da quale balcone o finestra della sua casa Fortuna sia caduta”.
Le voci che circolano sono molte:
“In un ambiente così girano pure tantissime voci, e molte — inquietanti come la pista investigativa — le hanno raccolte anche i legali di Pietro Loffredo, il padre di Chicca che è in carcere da tre anni perché vendeva dvd falsi, non ha più rapporti con la madre di sua figlia e ha chiesto assistenza agli avvocati Angelo e Sergio Pisani. Certo, le voci hanno bisogno di verifiche, ma una sicuramente no: quella che racconta di quando, tre anni fa, il fratellino dell’amichetta di Chicca morì precipitando dal sesto piano di quello stesso palazzo. Anche su quell’episodio c’è una indagine ancora aperta, che però non ha imboccato la pista della pedofilia. E dove non compare un particolare che invece al Parco Verde oggi raccontano tutti: quel bimbo fu trovato con una sola scarpa, la sinistra, e l’altra non è mai più spuntata. Anche Chicca indossava solo la scarpa sinistra. E la destra non è stata ritrovata”.
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