Freccero perde ancora contro Libero sul programma “porno”

ROMA – Freccero perde ancora contro Libero sul programma “porno”. Stavolta è l’Ordine dei Giornalisti a dar torto a Carlo Freccero. Tutto era nato dai commenti del giornalista di Libero, Francesco Borgonovo, a proposito della serie televisiva “Fisica o chimica” mandata in onda su Rai 4, canale diretto dallo stesso Freccero. Considerandola inadatta al pubblico di ragazzi cui è indirizzata per alcune situazioni deliberatamente esplicite (omosessualità, relazioni insegnati studenti ecc..), Borgonovo parlò di “pornoRai” suscitando la reazione immediata di Freccero: il contenuto di una telefonata rovente con Borgonovo fu quindi pubblicata. Tutti hanno potuto intendere gli insulti di uno scatenato Freccero, tra cui offese al giornalista (“culattone”, “cretino”, “stronzo fascista”), ingiurie alla ex dg Lorenza Lei (accusata di essere collusa con i “cardinali pedofili”).

La telefonata costò dieci giorni di sospensione a Freccero che però non si è dato per vinto. Prima ha fatto un esposto al Garante della Privacy a causa della pubblicazione della telefonata. Respinto, il Garante ha ritenuto lecita la pubblicazione perché se un personaggio pubblico noto insulta un giornalista che non gli piace, beh, quella è una notizia. In pratica il Garante ha anticipato il giudizio dell’Ordine. Il presidente Letizia Gonzales è dello stesso avviso e rincara la dose: “minacciare, insultare, cercare di intimidire chi si è limitato ad esprimere il proprio pensiero non è un comportamento corretto e in sintonia con i doveri di colleganza”.

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