Già condannato per pedofilia, paga uomo e abusa del figlio

Già condannato per pedofilia, paga uomo e abusa del figlio
Già condannato per pedofilia, paga uomo e abusa del figlio

PESCARA – Già condannato per pedofilia, riceve una nuova condanna a 88 anni per delle violenze sessuali su un bambino di 5 anni che avrebbe commesso quando era agli arresti domiciliari. E’ la vicenda processuale di Antonio Cocchiaro, pensionato di Pescara.

L’ultima accusa, informa il quotidiano Il Centro, riguarda anche il padre del bambino abusato, un giovane uomo di 25 anni che in passato, quando era tredicenne, avrebbe a sua volta subito le molestie di Cocchiaro e che si sarebbe fatto pagare piccole somme per cedere a lui il figlioletto. Anche quest’uomo è stato arrestato.

Gli ultimi abusi sarebbero avvenuti nel 2015, quando Cocchiaro era stato messo ai domiciliari per motivi di salute. Adesso Cocchiaro è accusato di violenza sessuale aggravata continuata su minori e dovrà scontare 14 anni di reclusione, questa volta forse davvero in carcere.

Ricorda il quotidiano Il Centro:

“Cocchiaro è noto alle cronache per reati commessi in passato nei confronti di diversi minorenni, generalmente ragazzini extracomunitari in condizioni di disagio, che contattava e faceva andare a casa sua promettendo loro denaro, cibo, capi di vestiario. Nel carcere pescarese di San Donato sta scontando condanne per sentenze passate in giudicato nel 2009 e nel 2013; arrestato nel 2013, poi nel maggio 2014, aveva avuto il beneficio dei domiciliari.

Le indagini della Mobile, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, hanno permesso di appurare che Cocchiaro, anche ai domiciliari, avrebbe compiuto atti sessuali sul piccolo. Le inequivocabili risultanze investigative, corroborate dall’esito dell’audizione in forma protetta del minore, avevano già consentito al Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila di revocare i benefici di legge precedentemente concessi a Cocchiaro che, infatti, lo scorso 19 febbraio, era stato rinchiuso in carcere, dove sta espiando la pena. Il Gip presso il Tribunale di Pescara ha emesso ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere anche per il padre del bambino, eseguita in queste ore”.

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