Guerrina Piscaglia, una ragazza romena: “Sesso con padre Graziano. E lui mi pagò”

Guerrina Piscaglia
Guerrina Piscaglia

ROMA – “Un giorno padre Graziano mi ha invitata a casa sua e mi ha proposto di fare l’amore con lui. Mi disse che mi avrebbe pagata e io ho accettato. Per un rapporto sessuale mi ha dato 100 euro”: questa la dichiarazione, riportata da Giallo, di una ragazza ventiduenne di origini romene, ai giudici del Tribunale di Arezzo che lavorano sul caso della scomparsa di Guerrina Piscaglia. Per la sua scomparsa è indagato padre Graziano Alabi, 45 anni.

“Tra lui e Guerrina – scrive Giallo – c’era un rapporto molto stretto, tanto che la donna, poco prima di sparire, gli aveva confessato di aspettare una bambino da lui”. “Una cosa è certa – si legge nell’articolo di Giallo – la donna si era invaghita del parroco. E il giorno stesso della scomparsa, gli scrisse un messaggio che lascia poco all’immaginazione: vengo da te, cucino il coniglio e poi facciamo l’amore”.

“Ci siamo incontrati tante volte – racconta la ventiduenne di origini romene – Una volta mi chiese di portare una mia amica, ma lei non accettò e andai soltanto io. Non sempre mi pagava, a volte mi faceva delle ricariche telefoniche, oppure mi pagava la spesa o mi comprava le sigarette”.

Gestione cookie