ROMA – Il figlio della Regina Elisabetta e la “schiava del sesso” minorenne. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, né di uno scoop scandalistico: le accuse di aver fatto sesso con una minorenne al terzogenito della Regina d’Inghilterra, il principe Andrew, sono la lunga coda del processo americano al miliardario amico di star e vip di politica e finanza Jeffrey Epstein, colui che avrebbe fatto da procacciatore al principe, amicizia mai rinnegata e anzi pubblicamente difesa anche quando Epstein patteggiò una condanna tutto sommato mite ammettendo la colpevolezza in un solo caso (sui 40 contestati) di induzione alla prostituzione di una minore.
Fama da scapestrato don giovanni e qualche guaio fiscale, il principe era tenuto, come si dice, in naftalina a palazzo (sebbene nell’aprile 2011, a scandalo esploso, la Regina ritenne di onorare il figlio per i suoi servigi alla Corona come rappresentante del commercio estero nominandolo Cavaliere della Gran Croce). Ma solo quando il padre di Virginia Roberts, la trentenne che vive in Australia con tre figli e le cui rivelazioni (“tre incontri con Andrew organizzati da Epstein“) hanno rinfocolato lo scandalo (fu il News of the World di Murdoch a fare il primo scoop), ha affermato che la figlia sia stata portata al cospetto della stessa Regina, Buckingham Palace è stata costretta alla smentita e alla difesa d’ufficio del principe.
Nel 2008 Epstein patteggiò tutte le accuse (l’Fbi 2 anni prima aveva identificato fino a 40 donne che, pagate dall’allora stella di Wall Street, fornivano prestazioni sessuali a suoi amici) dichiarandosi colpevole di un solo caso di induzione alla prostituzione di una minore. Roberts ha sostenuto in un processo in corso in Florida di essere stata costretta da Epstein a fare da «schiava sessuale» con il principe Andrea tre volte tra il 1999 ed il 2002 a orge organizzate dal banchiere americano a Londra, New York ed in un isola di sua proprietà ai Caraibi. (La Stampa)
Il padre di Virginia nel frattempo ha smentito a stretto giro l’incontro con la Regina, ma intanto il “royal affair” s’è ingigantito. Ora si teme la riapertura di un procedimento a carico del quinto designato alla successione al trono. Perché le dichiarazioni nel processo in Florida della Roberts rendono conto delle attività del procacciatore come dell’identità dell’utilizzatore finale. A questo proposito, il Daily Mail ha lanciato una campagna di stampa inchiodando il principe a 10 domande senza risposta (un po’ tipo Repubblica contro Berlusconi ai tempi di Noemi Letizia).
Sul Daily Mail Virginia Roberts racconta la sua disastrata educazione sentimentale. A 15 anni vene presentata a Epstein dalla figlia di Robert Maxwell, l’ex magnate dell’editoria finito morto in circostanze misteriose sul suo yacht. Ghislaine Maxwell lavorava al servizio di Epstein, nel racconto di Virginia una specie di maitresse adibita al reclutamento delle giovani, la ingaggiò come massaggiatrice disposta a viaggiare e per questo fu preparata e ben ricompensata, entrando, per così dire, nella famiglia.
Jeffrey disse che voleva essere il mio pigmalione. Sentivo che lui e Ghislaine tenevano davvero a me. Facevamo cose da famigliola, tipo guardare Sex & the City mangiando pop-corn. Ma era una famiglia malata. Io era la top-girl di un pedofilo, addestrata per un principe inglese. Mi ha insegnato a fare tutto ciò che un uomo vuole. Ero preoccupata, ma avrei fatto qualsiasi cosa per rendere felice Jeffrey e mantenere il mio posto di ragazza numero 1
Nel 2011, riferì il New York Post, il Principe Andrea avrebbe partecipato alla festa per il rilascio dopo 13 mesi di prigione di Epstein nel suo appartamento da 50 milioni di dollari a Park Avenue. Sempre al Daily Mail Virginia Roberts ha confessato di aver ricevuto da Epstein 15mila dollari per gli incontri con il Principe. Tre in tutto (a Londra, New York e ai Caraibi durante un’orgia organizzata con un gruppo di ragazze russe reclutate per l’evenienza). Tra i particolari meno scabrosi e più divertenti del processo non si può non citare una domanda cui un imbarazzato Epstein non riesce a rispondere: “E’ vero che ha un pene a forma d’uovo?”.
Tornando a oggi, mentre da Buckingham Palace si “empaticamente nega” ogni contestazione, il Principe, che tace, ha dovuto interrompere le sue vacanze nello chalet svizzero e precipitosamente correre a rapporto dalla madre, la Regina, e ribadire la sua innocenza. Virginia, invece, non ci pensa per nulla a dimenticare: ha promesso che ogni nome che merita di essere nominato lei lo farà. Senza troppi empatici regali scrupoli .