La polizia indiana ha rintracciato e arrestato dopo 50 giorni di latitanza il guru Swami Nityananda, chiamato dalla stampa ‘il guru del sesso’ per la diffusione tempo fa di un video che lo vedeva impegnato in esercizi ‘hard’ con una attrice, formalmente sua discepola.
La vicenda, che sembrava doversi risolvere con un unico processo per stupro, ‘sesso innaturale’ e offesa al sentimento religioso, ha subito però una impennata dopo il ritrovamento nel computer del 32enne guru di molte copie di dichiarazioni liberatorie e di impegno alla segretezza firmate dai suoi discepoli che seguivano le lezioni di ‘sesso tantrico’.
Secondo il quotidiano che è venuto in possesso di molte di esse, “la maggior parte dei seguaci erano donne divorziate o che finivano per separarsi dopo aver seguito i corso di introduzione alle più spinte pratiche sessuali”.
Swami, 32 anni, è stato arrestato giovedì 22 aprile nella città di villeggiatura di Shimla, nell’India settentrionale. Il guru contava devoti anche tra le star del cinema e tra i politici del paese, con centri spirituali operanti in Europa e Usa. Il leader del Dhyanapeetam o “centro della conoscenza”, è stato costretto alle dimissioni dopo la pubblicazione del video, che pare sia stato girato proprio all’interno del suo centro, vicino alla città meridionale di Bangalore.