INDIA, NEW DELHI – Una bambina di nove anni è morta dopo essere stata brutalmente violentata da un vicino di casa a New Delhi. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ians.
La piccola era stata ricoverata una settimana fa in seguito a lesioni interne causate dall’aggressione da parte di un uomo di 35 anni che abitava nello stesso quartiere. Sono stati gli stessi genitori a sorprendere il giovane, di nome Bihari, dopo che aveva adescato la loro figlia con una banale scusa.
E’ stato arrestato dalla polizia per stupro su minore in base a una specifica legge che punisce i reati sessuali contro i bambini e che è stata varata nel 2012 per combattere la pedofilia. L’episodio è successo l’otto luglio quando la bambina stava giocando in strada con una cugina.
“L’accusato – ha detto una fonte della polizia – ha dato dieci rupie alla cugina dicendole di andare a prendere un gelato. Quindi ha portato la vittima a casa con la scusa di mostrarle qualcosa e l’ha stuprata”.
Secondo gli inquirenti non sarebbe stata la prima volta che la bambina subiva le attenzioni del pedofilo. Dopo che i genitori hanno sorpreso l’uomo, la piccola ha raccontato alla madre di essere stata aggredita anche un passato.
Dopo la violenza è’ stata ricoverata in un ospedale privato a causa di un’alta febbre provocata dalla infezioni. Quando si è aggravata è stata trasferita al policlinico Guru Teg Bahadur Hospital dove è morta martedì sera.
La vicenda ricorda quella di Jyoti Singh , soprannominata ‘Nirbhaya’, la studentessa di New Delhi orribilmente violentata nel dicembre 2012 da un gruppo di sei ubriachi su un bus e deceduta per lesioni intestinali dopo un’agonia di nove giorni.