Islanda, l’eruzione del vulcano potrebbe provocare uno tsunami

Poco prima della mezzanotte di sabato 19 marzo il vulcano Eyjafjallajökull,  nel sud dell’Islanda, ha cominciato ad eruttare.

La lava a contatto col ghiaccio ha prodotto colonne di fumo molto alte. A causa dello scioglimento dei ghiacci c’è chi ha parlato nei giorni scorsi di rischio tsunami. Qualcosa di simile in Islanda è accaduto nel 1996 dopo l’eruzione del Bardarbungar, un vulcano che si trova sotto Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d’Europa. Le autorità in quell’occasione evacuarono 700 persone e nel sud dell’isola venne dichiarato lo stato di emergenza.

Ciò che è accaduto sabato scorso per gli scienziati è stata una sorpresa. Il geofisico Steinunn Jakobsdóttir ha spiegato: «C’è stata solo una piccola scossa di terremoto di due gradi della scala Richter. Detto ciò non avremmo mai immaginato che ci sarebbe stata un’eruzione».

Non è ancora chiaro per quanto tempo il getto di lava continuerà a fuoriuscire, ma un altro geologo, Tumi Gudmundssonun, rassicura: «Potrebbe finire domani, ma potrebbe anche ancora durare per settimane o mesi. Non vi è ragione di essere ulteriormente cauti».

Eyjafjallajoekull ha eruttato per l’ultima volta nel 1821. Intanto, una delle vie più importanti dell’isola situata nella costa sud resta chiusa;  il traffico aereo invece è ripreso.

Ecco le immagini dell’eruzione. Altre immagini sono disponibili cliccando qui:

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