La Zanzara, Pino: “Le pippe con l’avanzare dell’età…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2015 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
La Zanzara, Pino: "Le pippe con l'avanzare dell'età..."

La Zanzara, Pino: “Le pippe con l’avanzare dell’età…”

ROMA – Nell’ultima puntata de La Zanzara, programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani su Radio24, ha chiamato Pino, da Roma, per parlare del coming out di Monsignor Charamsa, confessando: “Con l’avanzare dell’età si mettono tante fantasie che godi di più a farti una pippa” (QUI L’AUDIO DELL’INTERVENTO).

Pino infine si sfoga: “Più passa il tempo più aumenta la voglia di scopare, io penso di diventare bisessuale. A un certo punto non hai più un’idea precisa di quello che ti piace: c**** dritto non conosce vergogna”.

La Zanzara è un programma noto (e per questo controverso) perché manda in onda senza freni e senza limiti i flussi di coscienza di tutti i radio ascoltatori, comprese imprecazioni, bestemmie, insulti e forse anche calunnie. E forse proprio per questo è così seguito da essere considerato un campione di share per il mezzo radiofonico e riesce a tenera incollate milioni di orecchie per diverse ore ogni pomeriggio.

Monsignor Charamsa ha detto durante una intervista al Corriere della Sera di avere un compagno e per questo, spiegava il sacerdote, dal Vaticano l’avevano invitato ad abbandonare ogni incarico. Monsignor Krzysztof Charamsa, polacco di 43 anni, da 17 residente a Roma e dal 2003 ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, oltre che segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale vaticana e docente di teologia alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum a Roma.

Ecco che aveva detto durante l’intervista al Corriere della Sera: “Voglio che la Chiesa e la mia comunità sappiano chi sono: un sacerdote omosessuale, felice e orgoglioso della propria identità. Sono pronto a pagarne le conseguenze, ma è il momento che la Chiesa apra gli occhi di fronte ai gay credenti e capisca che la soluzione che propone loro, l’astinenza totale dalla vita d’amore, è disumana. Da solo mi sarei perso nell’incubo della mia omosessualità negata, ma Dio non ci lascia mai soli. E credo che mi abbia portato a fare ora questa scelta esistenziale così forte — forte per le sue conseguenze, ma dovrebbe essere la più semplice per ogni omosessuale, la premessa per vivere coerentemente — perché siamo già in ritardo e non è possibile aspettare altri cinquant’anni”.