Lady Pantera se la cava: la prostituzione non si può tassare

Lady Pantera se la cava: la prostituzione non si può tassare
Chris Molinari, noto come Lady Pantera, da una foto Facebook

ROMA – Per il giudice ha ragione Lady Pantera, perché la prostituzione, in Italia, non si può tassare. Chris Molinari, 38 anni, nato in Brasile, in Italia ha esercitato la prostituzione per anni come trans peraltro molto apprezzato, a suo dire, da Vip, politici e persino prelati.

Ha accumulato centinaia di migliaia di euro, appartamenti e auto di lusso senza versare un euro al Fisco visto che la prostituzione non è riconosciuta come mestiere: Lady Pantera per anni risultava un semplice disoccupato, così come migliaia di persone che si prostituiscono nel nostro Paese.

La vicenda è partita come una semplice verifica del Fisco: come può un disoccupato avere un tesoretto da 343mila euro? Chris Molinari arriva quindi davanti al giudice e oggi quel giudice le dà ragione, come si legge da uno stralcio della sentenza riportato da Repubblica:

“Dal punto di vista tributario non esiste alcuna norma che disciplini direttamente o indirettamente la prostituzione”, scrivono i giudici. Si tratta di un’attività “di confine che ondeggia tra legalità e buon costume, il che crea una concreta difficoltà per colore che vorrebbero mettersi in regola, dichiarando al fisco i proventi derivanti dall’attività esercitata”.

Lady Pantera non deve nulla al Fisco ma nonostante la sentenza favorevole (contro la quale comunque l’Agenzia delle entrate ricorrerà in appello) farà ricorso. Il motivo lo spiega il suo legale a Luca Monaco su Repubblica:

“Anche noi ricorreremo in appello perché a mio parere il legislatore dovrebbe finalmente avere il coraggio di scegliere se abrogare la legge Merlin, e dunque regolamentare questo fenomeno anche fiscalmente, oppure stabilire chiaramente che i proventi derivanti dalla prostituzione non sono tassabili”.

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