“Lia ce lo dà ogni mattina…il caffè”: cartello in vista per scherzo a barista

"Lia ce lo dà ogni mattina...il caffè": cartello in vista per scherzo a barista
“Lia ce lo dà ogni mattina…il caffè”: cartello in vista per scherzo a barista

PORDENONE – Hanno esposto il sedere di una modella su un cartellone pubblicitario con la didascalia “Lia ce lo dà ogni mattina…il caffè”. Una burla pensata dai clienti di un bar per la loro fedele barista, che invece di infuriarsi ha risposto divertita agli amici su Facebook.

Loris Del Frate sul Gazzettino scrive che Lia, che lavora al bar in via San Valentino a Pordenone, è rimasta divertita dalla mega pubblicità esposta:

“Impossibile non guardarlo, perchè sullo sfondo c’era la silhouette di una ragazza con un fondoschiena (scoperto) da modella. Già questo faceva rallentare le auto di chi transitava. Poi la scritta: la Lia ce lo dà ogni mattina … il caffè. Lia non è un nome immaginario, è quello della barista che ogni mattina, insieme al collega Valter, apre il bar San Valentino. Cosa che ha fatto anche ieri mattina restando a bocca aperta quando ha visto il cartello. Ovviamente ha capito subito che era riferito a lei e conosce pure i nomi dei clienti burloni che le hanno fatto lo scherzo.

Non a caso su Facebook la stessa Lia ha anche commentato quanto accaduto: “… questa volta mi avete fregato”. Poi la faccina divertita. Insomma da questo messaggio lanciato sul social sembra che l’interessata abbia gradito lo scherzo e la conferma è arrivata anche dal collega che lavora nel turno del pomeriggio. «Mi pare – ha raccontato – che Lia abbia accettato con ironia quel cartellone che la riguardava. Uno scherzo di alcuni clienti buontemponi».

Da specificare subito che la modella incollata sul cartellone (qualcuno all’inizio pensava si trattasse di un lancio pubblicitario e si era già scandalizzato) non era l’interessata. Già nel pomeriggio, però, gli addetti dell’Ica avevano incollato sopra una nuova pubblicità, questa volta vera e con il timbro. Già, perchè la modella dello scherzo non aveva alcuna autorizzazione. Insomma, ha pure rischiato la multa”.

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