TRIPOLI – Saif al Islam, uno dei figli di Muammar Gheddafi, non è stato arrestato come annunciato ieri anche dalla Corte penale internazionale, e si trova a Tripoli, dove un gruppo di giornalisti l’ha incontrato nella notte nel compound di Bab al Aziziya.
Nella notte tra domenica e lunedì, il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi), Luis Moreno Ocampo aveva detto di aver ricevuto ”informazioni riservate, secondo le quali” Seif al-Islam, che è oggetto di un mandato d’arresto della Corte per crimini contro l’umanità commessi in Libia, era stato arrestato dai ribelli.
”Sono qui per confutare le menzogne”, ha detto il figlio di Gheddafi incontrando i giornalisti nella notte. I tre cronisti, tra cui uno dell’Afp, sono stati condotti a bordo di una vettura all’interno del compound di Bab al-Aziziya da alcuni funzionari del regime.
Poco dopo sono stati raggiunti da Saif al Islam, che era atteso anche da qualche decina di sostenitori che agitavano il suo ritratto assieme a quello del colonnello e sventolavano alcune bandiere verdi, simbolo del regime.
La BBC ha trasmesso stanotte immagini di Saif al-Islam all’interno del compound-bunker di Tripoli attorniato da una folla di sostenitori in festa. L’inviato dell’emittente britannica ha spiegato che le immagini sono state girate da uno dei giornalisti portati all’interno di Bab al-Aziziya da esponenti del regime.
Le forze governative di Muammar Gheddafi hanno ”spezzato la schiena” ai ribelli. Lo ha detto alla Bbc Saif al Islam, che ha aggiunto che Muammar Gheddafi sta bene ed è ancora a Tripoli, che ha concluso ”Tripoli è sotto il nostro controllo. Il mondo lo sappia. Tutto va bene a Tripoli”.
Sono ripresi stamani i combattimenti nella zona orientale di Tripoli: forti esplosioni e scambi di colpi di armi pesanti si odono nella capitale libica.
Gli scontri sono in corso all’incirca nella stessa zona presa di mira nella notte dagli aerei Nato che hanno continuato a sorvolare la città fino alle prime luci dell’alba. Al momento le strade della citta’ sono ancora deserte, dopo il caos di ieri.
Le immagini di Saif al Islam (foto AP/LaPresse):