ROMA – Voti alti alle studentesse che accettavano di far sesso, 2 a chi si rifiutava.
Marcello Melis, insegnante di matematica e fisica, secondo le accuse, per anni ha ricattato le studentesse dell’istituto magistrale Eleonora d’Arborea di Cagliari.
Ora il professore di matematica e fisica è agli arresti domiciliari, accusato di concussione e violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, per un totale di 11 capi d’imputazione.
Almeno 10 ragazze avrebbero accettato di fare sesso con lui pur di avere voti alti.
Le prime indagini su Melis partirono nel 2011, ma le studentesse fecero muro. Tutte tranne una che in lacrime ammise le violenze.
Scrive Alberto Pinna del Corriere della Sera:
Durante le lezioni Melis faceva scattare dalle sue preferite foto compromettenti e poi minacciava: “Se parli, le farò vedere in giro”. Ricatti andati avanti fino al 2005 quando una studentessa, stanca, raccontò tutto ad una professoressa.
Melis è stato sospeso tre volte ma non ha desistito, racconta il Corriere della Sera e continuava a tormentare le ragazze con sms e intimidazioni: !Se non vieni dirò ai tuoi genitori che sei omosessuale e hai una relazione con una compagna di classe”.
Nelle indagini centinaia di messaggi spinti, dalle testimonianze delle ragazze violenze e perversioni. A una Marcello Melis ha fatto un regalo particolare, un paio di manette: «Quando le ho viste, ho pensato subito a te». Per non essere sorpreso dai colleghi durante le violenze in aula, talvolta l’insegnante convinceva qualche alunna a fare da sentinella fuori della porta. «È una persona fuori controllo» ha scritto il gip Giorgio Altieri. Lo hanno arrestato a casa della fidanzata. E lui, sprezzante: «Ora diventerò una star».