BRIXTON – “La p*** è morta”. A Brixton si festeggia. Si festeggia la morte di Margaret Thatcher. Brixton, uno dei quartieri più popolari e popolati di Londra, ha deciso di festeggiare con birra, striscioni e musica. “Maggie Maggie Maggie morta morta morta” intona qualcuno. “Lei incarnava tutto ciò che era elitario e ha represso la gente che non aveva nulla” urla qualcun altro. Le strade, le piazze di Brixton intanto si trasformano in discoteche a cielo aperto. “Quella donna ha reso un inferno la mia giovinezza” urla alla telecamera una donna. “Ha sradicato le nostre speranze, altro che Lady di Ferro”.
Così, mentre giornali, tv e siti ricordano The Iron Lady a Brixton si ricorda, ma dall’altra parte delle barricate, dalla parte di coloro che si opposero all’operazione Swamp 81, operazione lanciata dalla Tahtcher proprio a Brixton, operazione che permetteva alle forze dell’ordine di arrestare qualsiasi persona considerata sospetta. Era il 1981. Brixton, quartiere fumoso e popolare, lottava contro la criminalità e la disoccupazione. In questo scenario inizia ad operare la polizia, in pochi giorni vengono arrestate e perquisite oltre mille persone. Il 10 aprile 1981 iniziarono gli scontri tra la polizia e un gruppo di giovani di origine giamaicana. Scontri che col tempo si allargano e aumentano di intensità. E’ la Brixton Riot.
Rivolta che a Brixton e non solo, ancora non è stata dimenticata. Così come “la strega”, Margaret Thatcher. “È successo prima che io nascessi – commenta un giovane – ma la mia famiglia non ha mai detto nulla di buono su di lei”. Phil Lewis, che nel 1990 era in piazza a protestare contro l’imposizione della tassa pro-capite, non dimentica: “Ha tolto tutto a questo paese e ancora ne stiamo pagando le conseguenze”.
Sarcastico anche il regista inglese Ken Loach: “Privatizziamo il suo funerale. Lo mettiamo sul mercato e accettiamo l’offerta più economica. È quello che avrebbe voluto”.
(foto Lapresse)