BERGAMO – “Parole terribili“. Il settimanale Giallo si limita a definire così le ricerche che, a quanto pare, Massimo Bossetti faceva dal suo pc relativamente a Yara Gambirasio. Sarebbero questi gli ultimi risultati delle perizie sul computer adesso in mano agli inquirenti.
Il settimanale non si spinge a rivelare cosa, precisamente, Bossetti cercasse in rete dal suo computer. Ma le parole riguardavano Yara e la sua sfera sessuale. “Non si tratta di quelle parole già individuate nel pc di Bossetti come ‘tredicenne’, ‘sesso’, ‘ragazzine’, seguite dagli aggettivi ‘provocanti’, ‘minorenni’ ecc.”, fa sapere il giornale.
Sono parole più precise che avevano a che fare direttamente con la ragazzina. Gli inquirenti sarebbero anche convinti che le ricerche sarebbero state fatte da Bossetti e non da altri membri della famiglia.
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