L’assessore all’Ambiente di Milano, Paolo Massari, accusato di molestie da due donne, ha rimesso le proprie deleghe nelle mani del sindaco, Letizia Moratti. Lo comunica, in una nota, lo stesso assessore, che giustifica la sua decisione con la volontà di non mettere in difficoltà il lavoro delle istituzioni meneghine e potersi difendere al meglio dalle indiscrezioni che lo vogliono protagonista di atteggiamenti sconvenienti con una dipendente comunale e una funzionaria appartenente a una delegazione di Oslo in missione a Milano.
«Partendo dal presupposto che sono totalmente estraneo alle infanganti ipotesi prospettate dai media – spiega Massari – non voglio coinvolgere le istituzioni che fino ad oggi ho rappresentato con un’accusa personale. Da parte mia – aggiunge – farò di tutto e in tutte le sedi per dimostrare la falsità delle accuse che sono state mosse nei miei confronti. Il sindaco Moratti – conclude – mi ha confermato che manterrà personalmente le mie deleghe, pronta a riaffidarmele dopo il chiarimento della situazione».
Il sindaco di Milano Letizia Moratti aveva infatti chiesto venerdì a Massari di rimettere le deleghe all’Ambiente, che lei stessa gli aveva assegnato nel novembre scorso dopo aver licenziato il responsabile della mobilità Edoardo Croci.
Come riferisce il Corriere della Sera in edicola sabato 5 giugno, contro di lui per ora non ci sono denunce ma due lettere, scritte dalla dipendente comunale e dalla funzionaria norvegese, finite direttamente sul tavolo del sindaco. Paolo Massari, 44 anni, dal 1997 era in consiglio comunale sui banchi di Forza Italia prima e del Pdl poi.
«Prendo atto delle dimissioni di Massari e mi auguro che faccia chiarezza su questa vicenda»: queste le uniche parole del sindaco di Milano, Letizia Moratti, a margine della cerimonia dell’Arma dei Carabinieri che si è tenuta sabato mattina.