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Nymphomaniac di Lars von Trier, Independent: “Opera seria che esplode di idee”

di admin |10 Marzo 2015 16:38

Nymphomaniac di Lars von Trier, Independent: “Opera seria che esplode di idee”

ROMA – “Nymphomaniac” di Lars von Trier è “un’opera seria che esplode di idee”: lo afferma su The Independent Geoffrey MacNab, critico cinematografico inglese, che va controcorrente rispetto alla maggioranza delle recensioni fatte sul film più hard del regista danese. Tutti (o quasi) giudizi all’insegna del “tutto sesso niente arrosto”.

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Dagospia ha tradotto e titolato alla sua maniera l’articolo di MacNab:

1. “SI SAPEVA CHE “NYMPHOMANIAC” DI LARS VON TRIER ERA UN FILM ESPLICITO, CON SCENE DI BONDAGE, SADOMASOCHISMO, SESSO INTERRAZZIALE E ALTRO, MA È UN’OPERA SERIA CHE ESPLODE DI IDEE. UN FILM SUL SESSO PIÙ INTELLETTUALE DI QUESTO NON C’È”

2. “VON TRIER SI ISPIRA PIÙ ALLA SENSUALITÀ ARTISTICA DI CARL DREYER CHE AL PORNO DI RUSS MEYER. È SERIAMENTE UN FILM DRAMMATICO, CON UNA STRUTTURA LETTERARIA E RIFERIMENTI CHE SPAZIANO DA BACH AI NUMERI DI FIBONACCI E A POE”

3. LA PROTAGONISTA CHARLOTTE GAINSBOURG: “C’ERANO DUE CAST COMPLETI – NOI ATTORI TRADIZIONALI E LORO ATTORI PORNO – CHE SI ALTERNAVANO CONTINUAMENTE. CI SONO STATI GIORNI BIZZARRI, TRA SCENE DI SESSO DI GRUPPO, SADOMASO, ORGANI SESSUALI FINTI PER COPRIRE I NOSTRI MA CHE CI IMPEDIVANO DI ANDARE ALLA TOILETTE”

1. ‘’UN FILM SUL SESSO PIÙ INTELLETTUALE DI QUESTO NON C’È’’
Dagoreport dall’articolo di Geoffrey MacNab per “The Independent”

“Prima ancora di uscire Nymphomaniac di Lars Von Trier ha generato polemiche e speculazioni. Il film tratta la vita erotica di una donna da 0 a 50 anni e, come c’era da aspettarsi, è esplicito, con scene di bondage, sesso interrazziale e altro. 

Von Trier si ispira più alla sensualità artistica di Carl Dreyer che alla pornografia di Russ Meyer. E’ seriamente un film drammatico, con una struttura letteraria (è diviso in capitoli) e una cornice di riferimento che spazia da Bach ai numeri di Fibonacci e a Poe.

Un altro dramma che si aggiunge alla serie di donne sofferenti che il regista ritrae. Per le umiliazioni che subisce, qui la protagonista non è diversa dalla Bjork di ‘Dancer In The Dark’ o alla Emily Watson de ‘Le onde del destino’. Per la maggior parte Nymphomaniac mostra il meglio di Von Trier, anche se ci sono momenti di libidine e stupidità.

All’inizio incontriamo Joe (Charlotte Gainsbourg), picchiata selvaggiamente in un vicolo. Viene soccorsa da un estraneo gentile (Stellan Skarsgård) e a lui racconta la storia della sua vita.

Il Volume 1 ha toni più leggeri. Joe è una ragazzina ribelle che seduce ogni uomo e crede nel sesso senza amore. Perde la verginità con Jerome (Shia Le Boeuf), che incontra ripetutamente nel film. C’è un straordinario cameo di Uma Thurman, furiosa moglie di uno degli amanti di Joe, un efficace Christian Slater e un sadico Jamie Bell.

Gainsbourg e Skarsgård sostengono conversazioni erudite su arte, letteratura e natura del desiderio sessuale, a volte c’è un calo di tensione, ma è un’opera seria che esplode di idee. Un film sul sesso più intellettuale di questo non c’è”.

 

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