Osio Sotto (Bergamo), rapina e violenta una commessa: arrestato grazie al Dna stupratore seriale

(Foto d’archivio Ansa)

BERGAMO – Ha rapinato e violentato la commessa di un centro estetico di Osio Sotto, in provincia di Bergamo, ma grazie alla denuncia dettagliata della vittima e alle tracce di Dna lasciate è stato arrestato. E si è scoperto che si tratta di un violentatore seriale. 

In manette è finito un giovane senegalese di 29 anni, Diop Moustapha, residente a Verdellino, ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale e rapina. Nel corso delle indagini è emerso anche che, una settimana dopo la violenza alla commessa, una ragazza di 27 anni, l’uomo ha ripetuto la violenza ai danni di una prostituta lituana, sempre a Osio Sotto. A novembre dell’anno scorso, inoltre, stando alle indagini, aveva rapinato e tentato di violentare un’altra prostituta che era appartata con un cliente nella stessa zona e che era però riuscita fortunatamente a fuggire. 

La violenza commessa sulla giovane commessa, minacciata con un coltello e derubata di 200 euro, risale al 7 giugno scorso: una settimana dopo, il 13 giugno, era seguita la violenza alla prostituta. La commessa ha riconosciuto il presunto aggressore anche durante un confronto all’americana, dopo averlo già individuato su un album fotografico, dal momento che l’uomo era già noto alle forze dell’ordine.

Il 25 giugno c’è stato l’arresto, a Ciserano. Domenica sono arrivati anche gli esiti dei riscontri del Dna dai carabinieri del Ris di Parma. “Si tratta di un individuo con già dei precedenti specifici e che quindi potremmo definire un violentatore seriale“, ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Paolo Storoni.

Diop Moustapha era già stato arrestato e condannato nel 2014 per un’altra violenza sessuale, in quel caso un’aggressione con palpeggiamento a una donna in un parcheggio di Osio Sotto: condannato in via definitiva a un anno e due mesi, in realtà aveva trascorso in cella soltanto un giorno, quello dell’arresto, perché poi la pena era stata sospesa, come prevede la prassi. Ora, se condannato per questi nuovi fatti, dovrà scontare anche la pena precedente. Ufficialmente di professione muratore, in realtà Moustapha avrebbe sempre lavorato saltuariamente. (Fonte: Ansa)

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