Il Pakistan riconosce i transessuali come appartenenti al “terzo sesso” quindi pari di donne e uomini, e ordina al governo del paese di garantirne i diritti . Lo riferisce oggi la televisione Dawn. Secondo le informazioni, la corte guidata dal giudice Iftikhar Choudhry ha deciso che transessuali, eunuchi, ermafroditi e travestiti dovranno avere gli stessi diritti di uomini e donne, rispondendo così agli appelli di organizzazioni per i diritti umani e di organizzazioni di travestiti.
Gli “hijras”, come vengono chiamati i travestiti nel sub continente, in Pakistan potranno così essere ammessi al voto, essere proprietari di case, avere le stesse opportunità di impiego degli altri cittadini pakistani. La corte ha chiesto al governo di verificare la possibilità di legiferare in maniera da garantire l’uguaglianza dei diritti e l’accesso al mondo del lavoro anche per i transessuali. Per il voto, la corte ha deciso che sui registri elettorali venga segnato il terzo sesso dell’elettore, mentre alla Nandra (National Database and Registration Authority) l’autorità che gestisce il censimento pakistano, è stato chiesto di indicare, dopo un apposito esame medico, l’identità sessuale degli “hijras” sulla Cnic, la carta di identità elettronica pakistana. In Pakistan si contano oltre 300.000 tra transessuali, travestiti ed eunuchi, che vivono ai margini della società. Le Ong che lavorano nel campo hanno esultato alla notizia.
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