PALAGONIA (CATANIA) – Mercedes Ibanez, la donna uccisa insieme al marito Vincenzo Solano nel corso di una rapina nella loro villetta di Palagonia (Catania) potrebbe essere stata violentata. E’ quanto risulterebbe dall’autopsia, anche se al momento fonti giudiziarie si limitano a parlare soltanto di “indizi che non danno certezze”. Per averle bisognerà effettuare ulteriori esami istologici sugli organi della vittima. Il deposito della consulenza è previsto entro 60 giorni.
In particolare, sul corpo della donna sarebbero state “trovate ecchimosi e segni di una colluttazione in una zona del corpo che lascerebbero ipotizzare che abbia subito violenza sessuale”. Secondo questa ricostruzione sembra prendere corpo anche la tesi che Mercedes Ibanez, che ha tentato di reagire all’aggressione, sia stata lanciata dal balcone e non che sia caduta cercando di fuggire. Ma anche questa, al momento, resta un’ipotesi da verificare.
Intanto procedono a ritmo serrato le indagini sul duplice omicidio che ha sconvolto la comunità del piccolo paesino catanese. E’ stata fissata per domani mattina l’udienza di convalida, davanti al Gip, del fermo di Mamadou Kamara, l’ivoriano di 18 anni fermato due giorni fa con un borsone contenente la refurtiva riconosciuta da una figlia delle vittime e con indosso i panni di Vincenzo Solano, presumibilmente messi al posto dei suoi, ritrovati sporchi di sangue. Al Giudice per l’udienza preliminare il procuratore capo Vincenzo Verzera chiede la contemporanea emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Oggi la camera ardente nella sala Azzurra del Comune di Palagonia e – anche se manca ancora il nulla osta della procura di Palermo – domani pomeriggio dovrebbero esserci funerali nella chiesa Maria Ausiliatrice, secondo quanto riferisce Rosita Solano sulle esequie dei suoi genitori, il padre Vincenzo, e la madre Mercedes Ibanez, uccisi il 30 agosto scorso nella loro villa di via Palermo nel paese della Piana di Catania.