NEW YORK – Il cardinale Timothy Dolan avrebbe autorizzato buonuscite da 20mila dollari ai sacerdoti accusati di abusi su minori perché si ritirassero a vita privata e laica. Secondo quanto scrive il New York Times Dolan avrebbe acconsentito al pagamento di questi soldi quando era arcivescovo di Milwaukee
Dolan è a capo della conferenza episcopale statunitense e all’epoca, interrogato sulla questione, aveva detto che l’accusa era “falsa, pretestuosa e ingiusta”. Ma un documento reso pubblico dagli avvocati delle vittime di abusi avrebbe svelato la firma di Dolan sulle autorizzazioni ai pagamenti.
Secondo Jerry Topczewski, , un portavoce della diocesi di Milwaukee sentito dal New York Times, i soldi sarebbero stati dati ai sacerdoti per accelerare il processo di “laicizzazione”, che va per le lunghe se un sacerdote si oppone.
I sacerdoti in questione avrebbero anche incassato una pensione da 1.250 dollari al mese e l’assicurazione sanitaria fino a quando non troverà un altro lavoro.
Alcuni esperti su abusi all’interno della Chiesa Cattolica hanno detto che il pagamento di “buonuscite” per accelerare la “laicizzazione” di sacerdoti coinvolti in scandali è una pratica non inusuale.
Il primo caso analogo risale al 1983: in quell’anno padre Franklyn Becker ricevette soldi, pensione e assicurazione sanitaria in cambio dell’addio alla vita ecclesiastica dopo che undici ragazzini lo avevano accusato di abusi.
In tutto, secondo quanto scrive il Nwe York Times, la Chiesa avrebbe pagato oltre 16 milioni di dollari per difendere sacerdoti accusati di pedofilia.
I commenti sono chiusi.