La “pillola” che liberò il sesso compie 50 anni. In Italia la “rivoluzione rosa” arrivò dopo

Era il 9 maggio 1960 quando negli Stati Uniti venne avviata la commercializzazione della “Pillola”, il contraccettivo che rivoluzionò la vita delle donne. Per la prima volta permetteva a lei di scegliere se procreare. In Italia arrivò molto dopo, perché un articolo del codice penale ne vietava l’introduzione sul mercato. Nel 1971, In un’età di grandi cambiamenti, la Corte Costituzionale abrogò quell’articolo e le donne conquistarono così uno strumento decisivo per l’emancipazione.

Da mezzo secolo ormai è l’appuntamento irrinunciabile per molte. Una donna su tre in Europa, una su sei in Italia, porta sempre con sè nella borsetta quel prezioso cartoncino plastificato che col tempo ha cambiato forma e colore: un simbolo giornaliero delle conquiste femminili, diviso per settimane, il blister. All’inizio si chiamava Enovid. Con il tempo ha conquistato nomi più femminili: Arianna, Minesse, Yasmine, Kaira.

Veniva prescritta per ingrassare, per dimagrire, per il mal di testa, per l’osteoporosi, per il cattivo umore, il fiato cattivo, per regolare le mestruazioni, contro l’acne e il prurito, addirittura in vista di una futura fecondazione.

La Chiesa condannò il “vergognoso farmaco” tramite l’enciclica Humanae Vitae firmata da Paolo VI, il Papa che averebbe chiuso i lavori del Concilio Vaticano II. Anche oggi il Vaticano rifiuta l’uso della “Pillola” e di ogni altro contraccettivo, incluso il preservativo. Ma la pillola resta di fatto una conquista consolidata per ogni donna.

Dopo la scoperta rivoluzionaria del biologo ebreo americano Gregory Pincus, la ricerca è andata talmente avanti che oggi esistono oltre quaranta prodotti di contraccezione orale. Con o senza estrogeni, con più o meno progesterone, “mini” o “leggerissime”, dalla mono alla quadrifasica. Da un anno è arrivata la pillola “bio”, completamente naturale. Rilascia l’estradiolo, lo stesso estrogeno prodotto dal corpo femminile. Nell’ambito della contraccezione ormonale, ci sono anche cerotti, impianti sottopelle, anelli vaginali. Negli Usa si vende persino una puntura che permette di dire addio alle mestruazioni per dodici settimane.

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