Porno, web e gay: top di ricerche online nei paesi omofobi Iran e nord Africa

ROMA – I paesi del Nord Africa e l’Iran, dove l’omosessualità è considerata un reato a volte punito con la pena di morte, sono quelli in cui sul web gli utenti cercano più pornografia gay. Un articolo sul sito International Business Times svela che la ricerca online di contenuti pornografici per omosessuali vede il Kenya, la Nigeria e l’Iran.

L’articolo riporta i dati e si scopre che in Kenya, paese dove l’omosessualità è reato e il 96% dei cittadini ritiene che sia inaccettabile essere gay, la seconda parola più cercata sul web è “grande pene gay”. In Nigeria invece tra le parole più digitate si trova “gay sudafricano”.

In Libia invece è “uomini brizzolati gay”. Mentre “papà da amare” spopola in Iran, dove essere omosessuali è un reato penale punito severamente, insieme a “doccia gay”, “iraniano gay”, e “uomo d’affari in hotel gay”.

La tendenza osservata è che i paesi dove l’omosessualità è repressa e non accettata la rete internet diventa l’unico motivo di sfogo e per questo le ricerche di pornografia gay entrano nelle top ten delle più cercate sul web.

Motivo per cui negli Stati Uniti, dove i matrimoni gay sono stati approvati per legge, gli stati più cattolici come Missisipi e Kentucky sono proprio quelli dove le ricerche per “porno gay gratis” e “porno con ragazzi di colore” sono tra le parole più cercate sul web.

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