Genova. Pornology New York di Capozzi. Ieri underground oggi carrugi

Michele Capozzi
Michele Capozzi

GENOVA – Anche un pornologo torna sul luogo del primo amore: Michele Capozzi, agitatore culturale e filmaker, esploratore di sottoboschi metropolitani a luci rosse, prepara un ritorno nella sua Genova. “Pornology New York”, saggio per immagini sulla cultura sessuale a cavallo tra anni ’70 e ’80 nella Grande Mela prima della normalizzazione di Rudolph Giuliani, verrà riproiettato il 14 aprile all’Hop Altrove di Piazzetta Cambiaso a Genova, a sette anni dalle prime proiezioni ufficiali del film scandalo, a 34 anni esatti dal suo sbarco a New York. Un’occasione per fare il punto anche su un altro documentario che con gli amici di Genova è in fase di lancio: “Bollezzumme”, in dialetto genovese indica un mare così così, mezzo e e mezzo, né burrasca né bonaccia ed è la continuazione ideale delle scorribande intellettual-porno su una città nel cui petto batte un cuore multietnico e godereccio. Dall’underground ai carrugi, siamo sempre lì, alle sperimentazioni sessuali, alla liberazione del corpo, alle “zozzerie” emancipatrici, al voyuerismo come forma di inchiesta.

In fondo, dalla filosofia del budoir lo distanzia non il metodo (eccetto la penna del Divin Marchese) quanto il contesto, dai vizi privati alla sana depravazione pubblica, nascosta ma condivisa. Tutto rigorosamente documentato non dall’occhio dell’antropologo ficcanaso afflitto da pruderie senile o da sensazionalismo amorale, proprio perché con finalità edificanti. Capozzi ha filmato ciò che ha contribuito a far crescere, il tentativo di far coincidere la rivoluzione sessuale con l’impegno politico. Pornology New York non è un campionario di sconcezze, sarebbe troppo facile.

Le immagini crude, senza filtri restituiscono lo scandalo ordinario della Fuck Factory, appartamento all’interno del quale Capozzi e l’amico Neville Chambers hanno dato vita alle più svariate sperimentazioni sessuali, dell’Hell Fire, locale simbolo del fetish e del sadomaso, del Den of Iniquity dove Porsche Lynn, attrice porno, ballerina e “dominatrice” accoglieva quanti intendevano realizzare “live” le proprie fantasie erotiche. “Le cose a New York sono cambiate a partire dal 1985, quando il fantasma dell’aids è diventato un problema ufficiale. La situazione è peggiorata con l’avvento di Rudolph Giuliani, che ha trasformato Manhattan in un grande centro commerciale per turisti, recidendo per contro quell’underground necessario per la crescita di ogni città”, ha spiegato Capozzi. La rivoluzione sessuale è fallita, o forse non c’è mai stata, sostiene e non è difficile dargli torto:  ma finché c’è sesso c’è speranza.

Alcune immagini pubblicate da Capozzi all’interno del suo sito:

Gestione cookie