Fabio Di Todaro, nell’inserto Scienza de La Stampa, racconta della nascita dei dipartimenti della “salute sessuale della coppia”, nuove realtà che dall’autunno cominceranno, partendo dalla città partenopea, a comparire ed aiutare i milioni di italiani che soffrono di disturbi legati al sesso. Disturbi che colpiscono in egual misura, seppure in forme diverse, tanto gli uomini quanto le donne. Anche se, i primi, sono infinitamente più restii rispetto alle seconde nel chiedere aiuto. Il 90% infatti degli uomini che soffre di disfunzione erettile o eiaculazione precoce, le due forme più comuni di disturbo sessuale che affligge i maschi italiani, si rifiuta o comunque non chiede aiuto, né medico né psicologico. E in questo senso l’abolizione della leva ha anche peggiorato le cose perché, l’esame medico obbligatorio che il servizio militare prevedeva, era una forma di screening su larga scala e un’occasione per far emergere le difficoltà.
Il problema non riguarda però solo gli uomini. Anche le donne hanno i loro disturbi sessuali, che assumo per lo più la forma dell’anorgasmia, cioè l’assenza di orgasmo durante i rapporti, ma che possono anche arrivare a vere e proprie forme di dolore durante il sesso e che in generale comportano un diffuso calo del desiderio. E proprio perché i problemi riguardano sia il gentil sesso che la sua controparte, dei 16 milioni citati dalla Società Italiana di Urologia 8 circa sono uomini e altrettanti donne, i nuovi dipartimenti si rivolgono alla coppia. L’idea e l’obiettivo è infatti quello di lavorare e di aiutare entrambe le componenti a risolvere delle situazioni che, nel migliore dei casi, danno vita ai cosiddetti “matrimoni bianchi”, quelle unioni cioè in cui il sesso è un ricordo e nulla più. Ma situazioni che possono portare comprensibilmente alla fine degli stessi matrimoni e, persino, essere causa di violenze domestiche. La frustrazione, specie dell’uomo, di fronte a questa tipologia di problemi comporta infatti un accumulo di rabbia che può sfociare in fenomeni violenti.
Eppure, nonostante in pochissimi le cerchino, esistono cure e terapie che possono essere di grande aiuto e risolvere la maggior parte dei casi che sono in fondo semplici. Cure per lo più psicologiche e raramente farmaceutiche, anche perché le cause dei problemi sono raramente fisiche. I disturbi sessuali sono infatti figli per lo più dello stress, della paura di non essere all’altezza, dei problemi economici che minano l’armonia familiare, dell’esposizione continua a modelli difficilmente imitabili, tutte componenti che incidono esclusivamente sulla psiche ma che generano poi problemi assolutamente fisici intaccando i valori di due molecole, il cortisolo e l’endorfina, che hanno un ruolo fondamentale nella gestione del desiderio sessuale tanto dell’uomo quanto della donna.