ROMA – Libero fa una scheda sugli ultimi casi di prostituzione minorile. Tre città, Roma, Milano e L’Aquila che “fotografano il degrado dell’Italia”.
Si parte con Roma:
Due compagne di classe di 14 e 15 anni vendevano sesso ad adulti, probabilmente consapevoli dell’età delle lolite rintracciate su un sito internet per incontri. Le studentesse acconsentivano a rapporti sessuali quotidiani, anche più di uno al giorno, pur di avere i soldi per comprare «vestiti e cose griffate»
Quindi Milano:
Accertati otto casi di ragazze minorenni che si prostituivano con clienti minorenni, per lo più compagni di scuola. La contropartita non erano i soldi, ma un telefonino, una borsa o qualche gioiellino.
Infine L’Aquila:
Il vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole ha raccontato le confidenze di un medico: «Ci sono ragazzine, anche di 12 anni, che si vendono per qualche euro e a volte solo per una ricarica telefonica»