Revenge porn: 2 anni di carcere a chi pubblica foto e video hard degli ex

Revenge porn: 2 anni di carcere a chi pubblica foto e video hard degli ex
Revenge porn: 2 anni di carcere a chi pubblica foto e video hard degli ex

LONDRA – Se il vostro ex pubblica su internet vostre foto o video a luci rosse, allora siete vittime di “revenge porn” (porno-vendetta), un fenomeno finora dilagato senza troppe conseguenze ma che il governo britannico sta cercando di arginare. Tanto da prevedere il carcere fino a due anni per gli ex fidanzati delusi che scelgono di macchiarsi della vile ripicca. Il disegno di legge, ora al vaglio del Parlamento britannico, è già in via di approvazione e, secondo il segretario alla Giustizia Chris Grayling, sarà un utile deterrente anche contro gli ex più spietati.

Il nuovo reato è frutto di un lungo dibattito culturale e politico tra coloro i quali spingevano per l’introduzione del carcere e coloro che consideravano la condotta già punibile con le leggi contro l’oscenità e il ricatto. Per il governo guidato da David Cameron era fondamentale introdurre una norma ad hoc in grado di invertire l’indecorosa tendenza.

“Il fatto che ci siano persone che crudelmente pubblicano le immagini intime degli ex partner è incredibile – ha detto Grayling – Siamo dalla parte delle vittime e faremo di tutto per punire chi trasgredisce. Ecco perché cambieremo la legge rendendo chiaro a chi agisce così che potrebbe finire in carcere”.

“Le persone hanno il diritto di avere un ragionevole livello di rispetto e privacy”, ha aggiunto Nicky Morgan, ministro dell’Educazione e delle Pari opportunità.

La nuova legge si applica anche a chi diffonde immagini hot senza il consenso dell’interessato anche attraverso i social network (Twitter, Facebook), oltre che via sms o email. Tutte le copie saranno censurate e le pene previste sono severissime.

Per finire in galera, però, è necessario che foto e video mostrino persone impegnate in attività sessuali esplicite o mostrino genitali esposti e tutto ciò che “solitamente non può essere visto in pubblico”.

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