ROMA, 1 NOV – Pupi Avati è stato dimesso dall’ospedale e la sera del 1 novembre sarà in sala, accompagnato da un medico, alla proiezione ufficiale del suo film “Il cuore grande delle ragazze”, in concorso al Festival di Roma.
Lo annuncia il fratello Antonio, spiegando che alla base del malessere che ha costretto il regista al ricovero c’è stato ”solo un problema gastrico”. Avati, dal canto suo ha invece raccontato: “E’ l’emozione che mi ha fregato, quell’emotività che ti arriva con l’età. Vedere il film su Lelio Luttazzi (“L’illazione”) mi ha davvero emozionato e commosso”.
Avati vuole essere presente alla prima de “Il cuore grande delle ragazze” anche perché, dice, ” si lavora un anno per una serata come questa”. Intanto, la pellicola alla prima proiezione stampa della mattina del 1 novembre, è stato applaudito.
Il film racconta una storia alla Avati, piena zeppa di ricordi curiosi e macchiettistici. Una storia che si svolge negli anni Trenta, visti con il suo occhio più visionario del solito e con, sullo sfondo, una vera vicenda familiare: quella dei suoi due nonni materni. Protagonisti Carlino Vigetti (esordio al cinema di Cesare Cremonini) e Francesca Osti (Micaela Ramazzotti). Il primo è un ingenuo figlio di contadini (il padre è interpretato dal bravo Andrea Roncato) che ha soli due pregi: piace alle ragazze e ha l’alito irresistibile che sa di biancospino.
Mentre Francesca, quella che diventerà sua moglie, è la ricca figlia di proprietari terrieri, una donna diffidente con uno smaccato accento romano. Carlino in realtà avrebbe dovuto sposare, ma solo per interesse, una delle sorelle zitelle di Francesca (avrebbe avuto in cambio una Moto Guzzi fiammante), ma poi le cose per lui sono andate per fortuna in maniera diversa. Nonostante questo, Carlino non mancherà di tradire l’amata Francesca la notte stessa delle nozze (fatto realmente successo ai nonni di Avati), ma sarà perdonato perché, come ricorda il titolo, le ragazze hanno un cuore davvero grande, sicuramente più grande di quello maschile.
Il film, che sarà in sala l’11 novembre distribuito da Medusa che lo ha prodotto insieme alla Duea degli Avati, spiega la Ramazzotti, “è stata una grande occasione per me: ho cominciato a lavorare proprio grazie ad Antonio Avati. Da allora ho sempre sognato di girare un film con loro. Per me è stato come entrare in un monumento”.
Mentre il cantante Cremonini, scoperto da Pupi Avati per la spigliatezza mostrata al programma Victor Victoria con la Cabello, dice: ”E’ stato un piccolo sogno per me avvicinarmi al mondo al cinema dove ho scoperto, tra l’altro, il cuore grande di Pupi. Ho amato molto interpretare questo personaggio – aggiunge – che sembra solo un tontolone con accento bolognese”.
La Ramazzotti, sposata con il regista Paolo Virzì con cui ha un figlio, sembra non avere nessuna voglia di emulare le donne degli anni Trenta.”Se mio marito mi tradisce, lo ammazzo” dice con forza in conferenza stampa.
Le immagini della presentazione del film per la stampa (foto LaPresse):