Festival di Roma: “Hysteria”, il film sulla nascita del vibratore conquista tutti

ROMA – Il rischio di esagerare c’era. Realizzare un film sulla nascita del vibratore in epoca vittoriana poteva risultare come un manifesto politico e scadere nel volgare. Invece “Hysteria” di Tanya Wexler, in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma è una commedia romantica molto divertente.

Si ride tanto grazie a una sceneggiatura leggera e a un gran cast da Maggie Gyllenhaal a Rupert Everett, a Jonathan Pryce, a Hugh Dancy. “In molti all’inizio erano preoccupati dal tono che la pellicola poteva prendere – afferma in conferenza la regista – ma la storia mi ha fatto subito ridere e riflettere. Insegna che non ci dobbiamo prendere sempre sul serio. Per me, grande ammiratrice di film britannici, era molto importante rispettare il loro spirito (la Wexler è americana, suoi i film “Finding North” e “Ball in the House”, ndr) e posso dire che gli inglesi che lo hanno visto hanno apprezzato”.

Siamo nella Londra del 1880 dove il giovane e brillante dottore Mortimer Granville (Dancy) trova lavoro dal dottor Dalrymple (Pryce) specializzato nel trattamento nei casi di isteria, in continua lotta contro la disapprovazione della figlia Charlotte (Gyllenhaal) sostenitrice delle donne più deboli. Dalrymple e’ convinto che la causa del malanno sia anche la repressione sessuale, imperante in quell’epoca e cura le sue pazienti con una terapia scandalosamente efficace: il “massaggio manuale” sotto le gonne… Mortimer decide di affinare il metodo e l’invenzione di uno spolverino elettrico del suo amico Edmund (Everett) l’aiuta in una grandiosa scoperta… La Wexler ammette di aver visto tutte le commedie romantiche “fino alla noia”.

Le immagini del red carpet di Hysteria (foto LaPresse):

 

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