ROMA – Ragazzini di 13 e 17 anni si prostituivano con uomini tra i 35 e gli 80 anni nella stazione Termini di Roma. Tra loro tanti viaggiatori di passaggio in stazione nello scalo principale della Capitale, tra cui anche anche un professionista e un prete di 68 anni di una parrocchia di Viterbo nella cui casa sono stati trovati video e immagini pedopornografiche.
I ragazzini si prostituivano anche nei pressi dei binari e vicino ai negozi della galleria. Anche di giorno. Per una manciata di euro, tra i 10 e i 50, seguivano i clienti nei bagni della stazione e persino sui treni in sosta. Dietro di loro, sono convinte la Procura di Roma e la Polfer, non c’era una vera e propria organizzazione, ma un passaparola tra i clienti, moltissimi habituè, che adescavano i ragazzini.
Questa la storia di prostituzione minorile portata alla luce dall’operazione Meeting Point della polizia che ha fatto scattare le manette nei confronti di 8 persone non solo nel Lazio, ma anche a Napoli, Chieti e Vigevano, dove sono state eseguite anche le perquisizioni domiciliari. Il punto d’incontro che ha dato il nome all’inchiesta è la stazione Termini di Roma, crocevia di migliaia di persone ogni giorno.
Tra loro si celavano anche insospettabili passeggeri alla ricerca di sesso e le immagini immortalate dalle telecamere della videosorveglianza hanno fatto scattare i sospetti tra gli agenti della polizia ferroviaria. Proprio dall’analisi dei telefonini dei minori gli agenti hanno avuto la certezza dei rapporti che ogni giorno si consumavano alla stazione, anche in pieno giorno.
I minorenni, in tutto una quindicina tra ragazzi e ragazze, venivano infatti contattati dai “clienti” attraverso telefonate o sms. Ma quelli del 21 maggio sono solo gli ultimi arresti effettuati ultimamente e non è escluso che attraverso le indagini si possa risalire anche ad altri “clienti”.
Nel corso dell’inchiesta, nei mesi scorsi, erano già finiti in manette due uomini,di 59 e 79 anni, colti in flagranza di reato mentre consumavano rapporti sessuali con i minori. Nei prossimi giorni, intanto, la commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza chiederà un’audizione con i funzionari della Polizia ferroviaria. Sandra Zampa, vicepresidente della commissione parlamentare, ha commentato:
“Il reato di prostituzione minorile conferma che il fenomeno, anche per la sua particolare gravità e ripugnanza, va seguito con attenzione da parte delle istituzioni e, in particolare, da quanti hanno a cuore il futuro dei minori”.
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