Secondo il racconto della giovane l’uomo l’avrebbe ricattata per 5 anni, ovvero tutto il periodo in cui lei ha lavorato alle sue dipendenze: prestazioni sessuali oppure il licenziamento, questo sarebbe stato il ricatto.
Dopo 5 anni, la denuncia. Per Di Cicco il giudice ha disposto i domiciliari. Ecco cosa ha raccontato la donna ai carabinieri, come riporta il Messaggero:
«Non sopportavo più quell’uomo e le sue minacce – ha detto Katia ai carabinieri – dopo anni di violenze ho preferito il licenziamento. Lui non mi ha cacciata subito, ha provato più volte a violentarmi, mi arrivava addosso all’improvviso, gli dicevo che non volevo più subire le sue aggressioni. Ovviamente la risposta era che mi avrebbe buttata fuori dall’albergo, e dopo un po’ è quello che è successo. Ma non è giusto che tutto il male che mi ha fatto resti senza una punizione».