Rosa Murro e Lilla Guia ai domiciliari. Accusa: “Abusi su anziani in casa di cura”

Rosa Murro e Lilla Guia ai domiciliari. Accusa: "Abusi su anziani in casa di cura"
Rosa Murro e Lilla Guia ai domiciliari. Accusa: “Abusi su anziani in casa di cura”

MILANO – Insultavano gli anziani, li picchiavano, davano loro farmaci scaduti o sbagliati e quando questi protestavano li costringevano a restare a letto per giorni interi, senza pasti. Per questi comportamenti, documentati da filmati e microfoni, sono finite agli arresti domiciliari Rosa Murro, 67 anni, e Lilla Guia, 57 anni, entrambe operatrici della casa di cura Villa Clara di Vaprio d’Adda (Milano). Una di loro ai finanzieri che l’arrestavano ha chiesto: “Ma siamo su Scherzi a parte?”.

Oltre alle donne tredici dipendenti e due medici della casa di cura sono stati indagati, sempre con l’accusa di maltrattamenti nei confronti degli anziani, che pagavano 2.500 euro al mese per essere “accuditi”. Clara Patti, 57 anni, e la figlia Giorgia Barbera, 27 anni, amministratrici della casa di cura, sono state interdette dall’esercizio di imprese o uffici direttivi. È anche risultato che gli infermieri lavoravano tutti in nero e senza qualifica, prendendo 2mila 500 euro al mese e dichiarandone al fisco 14mila l’anno.

La casa di cura privata non è convenzionata con la Regione Lombardia, perché non rispetterebbe i necessari requisiti di residenza socio-sanitaria. Un anno fa il sindaco di Vaprio d’Adda aveva emesso un’ordinanza di sgombero.

Le indagini erano partite nel novembre del 2012 da una segnalazione di un finanziere in servizio a Gorgonzola. Scrive Repubblica: 

“Ffra gli episodi denunciati ci sono quello di una paziente non autosufficiente rimasta senza ossigeno perché, come emerge da un’intercettazione telefonica fra un’operatrice e il medico consulente della struttura, l’ossigeno non c’era e non è stato acquistato quando se n’è verificata la necessità. Poi c’è il caso di un‘altra anziana che, cadendo dal letto, si è rotta il femore ed è stata abbandonata senza soccorsi per 24 ore, quando sarebbe bastata una chiamata al 118 per soccorrerla.

E ancora, quelli di una donna affetta da demenza senile chiusa nel bagno per un giorno e degli schiaffi e insulti a un’ospite pure affetta da demenza senile e inferma. E ancora, quello di un anziano affetto da scialorrea che veniva soffocato con il tovagliolo perché sbavava”.

 

 

 

 

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