Ruby, sesso, soldi e pallone: dopo Berlusconi, ora Ronaldo e una notte a 4 mila euro

Pubblicato il 20 Febbraio 2011 - 09:34| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sesso e soldi, soldi e sesso e adesso alla vita di Ruby si aggiunge anche l’elemento pallone con l’etichetta Cristiano Ronaldo. Che sia verità o finzione non è stato accertato, ma lo avrebbe raccontato la stessa diciottenne marocchina ai giudici. Sì proprio lui, il calciatore classe 1985, Pallone d’oro nel 2008, svelto giocatore della Nazionale portoghese, del Manchester United e ora del Real Madrid.

E non sarebbe il solo perché secondo quanto scrive il Giornale ad essere andati con un Ruby sarebbe una sfilza di nomi più o meno noti, imprenditori e vip. Lo scandalo quindi rischia di estersi molto di più.

Secondo alcuni verbali di interrogatorio pubblicati da Repubblica, l’ammissione di Ruby Rubacuori è questa: «L’unica volta che sono stata pagata per un rapporto sessuale è stato quando ho incontrato il calciatore Cristiano Ronaldo». Nella sua vita prima delle feste ad Arcore e dell’incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ci sarebbe stato il quasi coetaneo miliardario, almeno stando ai suoi racconti ai giudici riportati da Piero Colaprico e Giuseppe D’Avanzo.

La prima volta, il primo sguardo, la prima uscita con Ronaldo sono datate 29 dicembre 2009, secondo la ricostruzione di Ruby. Ce ne sarebbero stati altri ancora, ma «lui sapeva della mia età e ci siamo rivisti varie volte ancora al ristorante». E dopo, come si è evoluto il flirt? Ruby lo ricostruisce con tutti i particolari del caso, secondo gli stralci di interrogatori: «Circa tre settimane dopo, abbiamo deciso di fare l’amore e ci siamo incontrati in un hotel lussuoso dove alloggiava».

Lussuoso albergo, dice la marocchina, quinto piano e suite di lusso e nessuna domanda per lei: «Non avevo, come non ho neanche adesso, i documenti». Alla fine il messaggio di Ronaldo, secco, con 4 mila euro vicino, secondo il racconto pubblicato dai giornali: «Sul comodino c’era un biglietto “Spero che quando torno non ti trovo nella stanza. I soldi li trovi vicino alla borsa”».

A lacrime versate e ad arrabbiatura sbollita Ruby incontrerà, almeno così si legge nella sua ricostruzione sui giornali, altre due volte Ronaldo: una volta gli avrebbe rovesciato in testa una bottiglia di champagne, o verosilmilmente un bicchiere come fa notare il Giornale, gettandogli addosso «le banconote da 500 euro».

La seconda sarebbe stata più dolce, con tanto di scuse del calciatore: «Mi ha accompagnato fino all’istituto, e anche le suore lo hanno visto e si sono incuriosite». Ruby qui parla di istituto, la comunità di accoglienza. Se ricostruiamo passo per passo il racconto dalle parole di Ruby viene fuori che Ronaldo sapeva che fosse minorenne, che Ronaldo ha pagato per il sesso, secondo la marocchina ovviamente. Il calciatore però non sarebbe indagato.

Il Giornale aggiunge un altro particolare chiamato Ester Fragata, “una donna messinese che a Ruby aveva da­to un lavoro due anni fa. Il rap­porto tra le due è finito con una doppia denuncia (accusata di furto la marocchina, di induzio­ne alla prostituzione la sicilia­na), ma tra le cose che la signo­ra Fragata racconta ce n’è una decisamente rilevante: «(Ruby, ndr ) mi raccontò già allora di es­sere la nipote di Mubarak, in presenza di un mio amico, l’ar­chitetto Di Bernardo». Toh, ecco dunque che più di un anno prima che le strade di Ruby e di Berlusconi si incro­ciassero (perché la «prima vol­ta » ad Arcore di Ruby, secondo la procura, è a febbraio del 2010), la «falsa parentela» era già nel campionario della ragaz­za. E quanto ai risvolti giudizia­ri della doppia denuncia di Mes­sina, a far luce dovrebbe provve­dere il processo, che si aprirà mercoledì prossimo”.