Selvaggia Lucarelli sul libro erotico del momento: “Cinquanta sfumature di noia”

MILANO – Un premio, una menzione speciale, a Selvaggia Lucarelli che su Libero dà dimostrazione di rara forza di volontà. Per scrivere la recensione del romanzo-polpettone erotico del momento, “Cinquanta sfumature di grigio”, l’ha addirittura letto. Cinquecento pagine per arrivare alla conclusione che “Sono solo cinquanta sfumature di noia”, come da titolo. La sensazione è che sia impossibile darle torto. Il romanzo in questione è il caso editoriale del momento: vende milioni di copie grazie al “talento” della scrittrice, una casalinga inglese di mezz’età. E questo, in un romanzo molto simile a un Harmony qualsiasi, sembra essere l’unico elemento di novità. La letterature erotico-familiare, la storia semi-sconcia scritta in casa, tra un arrosto e una lavatrice.

Storia bondage che però non promette grosse sorprese al lettore: “Già la trama dovrebbe bastare a regalarvi la pace dei sensi fino al climaterio – scrive Lucarelli – : una giovane e inesperta sciapetta incontra un potente e fascinoso miliardario che inizia con lei una relazione ad alto tasso erotico, ma solo dopo averla obbligata a firmare un contratto. Che poi, sostanzialmente, basta sostituire la stanza bondage con una vista lago ed è la storia di Clooney e la Canalis”.

Trama scontata e linguaggio sciatto: “La signora – continua Lucarelli – dovrebbe giurare sulle orecchie di Giarda che non abbinerà mai più il sostantivo ‘occhi’ all’aggettivo ‘ardenti'”. Senza contare i numeri “ginocchia tremanti”, “farfalle nello stomaco” e “gambe come gelatina” che affollano queste benedette 50 sfumature di grigio. Criticati anche alcuni passaggi poco credibili. Come la protagonista Anastasia, universitaria vergine. “Che tu dici: abbiamo creduto al burlesque crediamo anche a questa”. E per 500 pagine assistiamo a lui che ha continue richieste sessuali sempre più azzardate e lei che cede. Lui chiede sesso e offre libri antichi, computer, macchina. Ma lei chiede di più, vuole di più, il sospetto è che si riferisca all’amore, come se con un miliardario egoista e pervertito ci si possa mettere a disquisire di affetti. E alla fine lo molla. Lucarelli boccia senza appello: “Il fatto che tutte le sgallettate del pianeta parlino di questo porno-Harmony sarebbe un buon motivo per mettere il bavaglio alle donne. Altro che il bondage”.

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