TREVISO – Lui 40 anni, lei 16. Fanno sesso in chat. Ora l’uomo è finito a processo per violenza sessuale su una minorenne e per pedopornografia. La storia arriva dal nord Italia, dove l’uomo ha indotto la ragazzina, che oggi ha 20 anni, a masturbarsi in chat spacciandosi per un avvenente ragazzo di 25 anni.
A raccontarlo è il Gazzettino di Treviso, che scrive come i due abbiano fatto sesso virtuale. Quando la ragazzina ha interrotto la relazione in chat l’uomo l’ha minacciata di diffondere i video in internet o di recapitarli ai suoi genitori:
“A giudizio per violenza sessuale su una minorenne ma anche per pedopornografia, ingiurie ed estorsione. Una storia agghiacciante di sevizie? Per nulla. Vittima e carnefice non si sono mai nemmeno sfiorati. Ma avrebbero fatto sesso virtuale.
O meglio: lui, quasi 40 anni, residente nel Nord Italia, avrebbe indotto la ragazzina, oggi quasi 20enne, di Treviso, a fare sesso da sola. Come? Spacciandosi per un avvenente 25enne. Lei credeva d’essere in chat con un’altra persona e, per la Procura, sarebbe stata ingannata e perciò stuprata.
Vittima di uno scambio di partner. Prima le foto, poi il rapporto virtuale, infine lui chiede di più e lei si nega, a quel punto parte la minaccia: «Se non mi mandi altri video giro le immagini o avviso i tuoi genitori». La ragazza si confida e chiede aiuto. Scattano così le indagini che sfociano in un processo”.