Sesso over 45: più fantasie, meno fatti

Gli americani over 45 sono più aperti al sesso extraconiugale di quanto non fossero dieci anni fa, ma “consumano” meno e con meno soddisfazione che in passato. A rivelarlo è una ricerca condotta dall’associazione dei pensionati americani (Aarp), che imputa l’aumento del desiderio “proibito” e il calo dell’attività sessuale soprattutto allo “stress finanziario”. Secondo il sociologo Pepper Schwartz, infatti, «queste persone hanno un atteggiamento più “libertino”, ma meno rapporti. E l’unico cambiamento negativo, in questi anni, è stato l’acuirsi delle preoccupazioni di ordine economico».

La ricerca dell’Aarp, associazione che rappresenta 40 milioni di americani over 50, ha coinvolto un campione di 1.670 persone dai 45 anni in su. E segue, cronologicamente, due analoghi sondaggi effettuati nel 2004 e nel 1999.

Il cambiamento più evidente, negli ultimi dieci anni, riguarda l’atteggiamento nei confronti del sesso extra-matrimoniale. Se nel 1999 il 41 per cento degli intervistati aveva dichiarato che i rapporti al di fuori della coppia erano sbagliati, nel 2010 solo il 22 per cento del campione ha dato la stessa risposta.

Nonostante ciò, rispetto al 2004, l’attività sessuale degli over 45 si è ridotta del 10 per cento: oggi, infatti, solo il 28 per cento degli intervistati ha affermato di avere rapporti almeno una volta alla settimana, mentre il 40 per cento ha ammesso di divertirsi tra le lenzuola almeno una volta al mese.

Solo il 43 per cento del campione, inoltre, si è dichiarato soddisfatto della propria vita sessuale, contro il 51 per cento del 2004. Curiosamente, i più attivi e appagati sono i partner regolari, ma non sposati, che probabilmente si risparmiano lunghe e estenuanti litigate di routine per concentrarsi sulla parte più “ludica” della relazione.

Con l’avanzare dell’età il desiderio non diminuisce, sottolinea Schwartz, notando l’importanza attribuita al sesso anche dagli over 70 e 80. A ridursi sono, se mai, le possibilità di trovare un partner disponibile.

Le differenze di genere, inoltre, sono particolarmente pronunciate. Gli uomini pensano e praticano il sesso più spesso delle donne e sono più inclini delle signore ad ammettere le relazioni “galeotte” (21 per cento contro 11 per cento). Solo il 12 per cento di questi Don Giovanni dai capelli brizzolati, però, usa il preservativo, sottovalutando il rischio di contrarre o diffondere malattie sessualmente trasmissibili.

Se gli uomini appaiono più soddisfatti delle donne, il merito potrebbe essere dei farmaci contro le disfunzioni erettili, ormai largamente utilizzati. Sfortunatamente, infatti, analoghi rimedi ai problemi comuni alle donne più anziane non hanno ancora conquistato il mercato. Secondo la ricerca dell’Aarp, il 10 per cento degli over 45 fa uso di farmaci per migliorare le proprie prestazioni. Ma gli uomini che soffrono di impotenza o di disfunzioni erettili sarebbero in realtà il 23 per cento.

Interrogati su cosa avrebbe potuto migliorare la loro vita sessuale, il 20 per cento delle donne e il 37 per cento degli uomini ha risposto “un miglior stato di salute”, mentre il 14 per cento delle signore e il 26 per cento dei maschi ha optato per un miglior conto in banca.

Il campione esaminato dall’associazione dei pensionati comprendeva anche 630 persone di origine latinoamericana, che hanno mostrato un tasso di attività e di soddisfazione sessuale più alto del resto della popolazione.

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