LONDRA – “Shibari e bondage, noi li facciamo. Ma non c’entrano nulla con ‘Cinquanta sfumature di grigio'”: a parlare sono Bruce e Nina, una coppia di Londra intervistata dal quotidiano britannico Independent.
I due esercitano professionalmente l’arte giapponese dello Shibari, cioè quella pratica di legarsi con corde e nodi e appendersi dal soffitto. Una delle “branche” del BDSM, insieme di pratiche sessuali sadomasochiste.
“Molte persone quando pensano allo shibari o al bondage immaginano segretarie legate su delle sedie da ufficio o a delle casalinghe ammanettate al tavolo da cucina, ha spiegato Bruce, 50 anni. Ma non si tratta di niente di simile. Io lo descriverei come un tango aereo fatto con passione Quando ci si mettono il cuore e l’anima… be’, ho visto gente mettersi a piangere dopo essere stata legata. Dicono: ‘Non so perché sto piangendo, ma sono così felice’. E’ come se aprisse una diga emotiva”.
Nulla a che vedere con il sesso e il bondage descritto nel libro (e nell’omonimo film) ‘Cinquanta sfumature di grigio’:
“Ne ho letto qualche pagina, ma mi sembra ricalcare la solito formula dell’infanzia difficile che giustifica un trattamento sadico con qualcuno. La verità è che ci sono davvero molte sfumature di grigio, non solo nere e bianche, nel sesso. Persone che non ammetterebbero mai di fare cose bizzarre a letto poi amano farsi colpire o schiaffeggiare”.