A 5 delle 17 persone arrestate sono stati concessi gli arresti domiciliari mentre per gli altri si sono aperte le porte del carcere. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere, alla corruzione, alla truffa e false fatturazioni. In manette sono finiti anche due ex assessori e alcuni burocrati regionali. Complessivamente ci sono poi altri quaranta indagati, tra cui molti politici.
Le indagini si sono concentrate sull’utilizzo di quindici milioni di euro di fondi pubblici finalizzati a favorire l’apprendistato di circa 1.500 giovani disoccupati. Ma, appunto, parte di questi fondi finivano nelle tasche di politici e manager con viaggi, cene e anche escort. Solo le briciole finiva ai disoccupati. Stando sempre all’accusa tutto il sistema ruotava attorno alla figura di Faustino Giacchetto ritenuto uno dei massimi esperti in materia di fondi europei.