ROMA – Il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi ha consegnato alla Camera un primo elenco dei manager della P.a. che guadagnano piu’ di 294 mila euro. In base a questa prima ricognizione, lo stipendio piu’ alto e’ quello del capo della polizia Antonio Manganelli, di 621.253,75 euro. In totale sono una sessantina gli stipendi superiori al tetto dei 294 mila stabilito dal governo Monti per decreto.
Dietro di lui, in ordine, il capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta (con 543.954,42 euro) e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli (con 462.642,56 euro). Piu’ distanziati, il comandante generale del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone (362.442,13 euro) e il comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo (302.939,25). Nel caso di Di Paolo, pero’, si tratta della retribuzione percepita nel 2011 fino al 19 agosto, essendo poi andato in pensione.
E’ di 364.196 euro lo stipendio del capo Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli. Lo comunica la presidenza del Consiglio, che segnala inoltre che ”tra il personale dei ruoli con incarico di struttura” di palazzo Chigi ”nessun dipendente supera il tetto del primo presidente della Corte di Cassazione”. Dunque, il taglio previsto dal decreto all’esame del Parlamento, per portare gli stipendi al di sotto di 294 mila euro, si applichera’ eventualmente soltanto al capo della Protezione civile.
La retribuzione dei presidenti delle Authority e’, al massimo, di 475.643 euro. E’ quanto emerge dall’elenco delle retribuzioni nella pubblica amministrazione superiori a 294.000 euro. Gli oltre 475 mila euro sono appannaggio del presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzella, di Energia e Gas, Pier Paolo Borboni, e di Agcom, Corrado Calabro’. Nel caso di Pitruzzella, pero’, e’ da segnalare che il presidente e’ entrato in carica solo a fine novembre e che lo stipendio 2012 e’ stato ridotto a 304 mila euro.
Pitruzzella quindi andrebbe inserito tra i presidenti di authority con reddito piu’ basso, come il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, che ha una retribuzione di 387.000 euro. Ancora inferiori gli stipendi di Avcp, Privacy e Covip, che sono sotto quota 294 mila euro. All’Antitrust, inoltre, nel 2012 scattera’ una riduzione delle retribuzioni per tutti i componenti. Stesso discorso andra’ applicato al segretario generale dell’Agcom e a una quota dei componenti di quella autorita’ per il 2012, dato che hanno gia’ deciso l’applicazione di una riduzione.
E’ da notare, peraltro, che il direttore generale della Consob, Antonio Rosati, distanzia con 395 mila euro (piu’ gratifica annuale) anche il presidente Vegas. Per quanto riguarda i componenti e i dipendenti delle diverse autorita’, i loro stipendi 2011 sono in una fascia compresa tra i 300 e i 400mila euro circa. Per il 2011 (ma nel 2012 scatteranno le riduzioni) al livello piu’ alto (396.379 euro) si trovano i componenti dell’Antitrust (Antonio Pilati, Piero Barucci, Carla Rabitti Bedogni e Salvatore Rebecchini), di Energia e Gas (Valeria Termini, Luigi Carbone, Rocco Colicchio, Alberto Biancardi) e dell’Agcom (Nicola D’Angelo, Sebastiano Sortino, Enzo Savarese, Stefano Mannoni, Antonio Martusciello, Michele Lauria, Roberto Napoli e l’ex Gianluigi Magri). Un poco piu’ in basso nella classifica dei componenti delle Authority ci sono quelli della Consob (Vittorio Conti, Michele Pezzinga, Paolo Troiano e Luca Enriques) con retribuzioni 2011 a quota 322 mila euro. Da citare, infine, il segretario generale della Consob Gaetano Caputi con una retribuzione di 280.000 euro (ma va aggiunta una gratifica annuale), e i dipendenti dell’Agcom Roberto Viola (325.203,28 euro piu’ contributo di solidarieta’) e Antonio Perrucci (292.858,18 euro piu’ incarico da altra pubblica amministrazione, piu’ contributo di solidarieta’).
La lista consegnata oggi alle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera dal ministro Filippo Patroni Griffi non e’ completa, dal momento che mancano gli eventuali stipendi cumulati dai manager pubblici che ricoprono diversi incarichi. Inoltre, se e’ vero che ciascun ministero (incluso Palazzo Chigi) ha consegnato i dati di sua competenza, mancano ancora quelli di alcuni enti pubblici.
Il capo della Polizia Antonio Manganelli, dunque, e’ primo in ‘classifica’ per lo stipendio piu’ alto, ma non e’ detto sia il piu’ ‘ricco’ tra i dirigenti dello Stato, dal momento che alcuni colleghi potrebbero superarlo sommando le retribuzioni ricevute per i diversi incarichi.
Ad ogni modo, tutti i nomi nella lista consegnata dal governo al Parlamento, andranno incontro alle riduzioni di stipendio previste dal decreto attualmente all’esame delle Camere, che fissa un tetto retributivo a 294 mila euro. Restano esclusi i dirigenti degli organi costituzionali (Quirinale, Parlamento, Corte costituzionale) e quelli degli enti locali.
Ecco il documento:
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