Strage Oslo: ecco il “grand hotel” di Halden, la probabile prigione di Breivik

OSLO – Manca solo la vista mare. Per il resto, è quasi meglio di un grand hotel la prigione norvegese di Halden, il carcere in cui potrebbe finire Anders Behring Breivik, lo stragista che ha ucciso 76 persone e che però al momento si trova detenuto in isolamento ad Ila, forse il penitenziario più duro di tutto il Paese. In un sistema giudiziario che garantisce i massimi diritti in Europa agli imputati e ai condannati, l’esempio di prigione di lusso è quella di Halden, località a pochi chilometri dal confine con la Svezia, ristrutturata un anno e mezzo fa spendendo 1,3 miliardi di corone (circa 170 milioni di euro).

Lo standard è quello dell’hotel di lusso: 56 ”stanze” da 12 metri quadri ciascuna, ognuna dotata di un bagno separato da due metri quadrati, televisore a schermo piatto e niente sbarre alle finestre. Unica ‘pecca’: non sono celle singole perché sono in 251 a dividersi le 56 a disposizione. Già due mesi prima dell’inaugurazione ufficiale, un lettore aveva postato un commento a Nettavisen: ”Quando sarò vecchio, voglio diventare criminale”.

Atteggiamento non di fantasia: non sono rari i casi in questo Paese di disperati che compiono rapine prima di Natale al puro scopo di avere un posto in cui passare le feste. Per il momento, tuttavia, Breivik sta trascorrendo il suo periodo di detenzione preventiva nel ben meno lussuoso carcere di Ila, a Oslo: in cella niente tv, libri e giornali ma solo un water, tavolo con sedia e branda. Gli alti standard qualitativi delle prigioni norvegesi sono criticati, ma il Paese vanta il minor tasso di recidiva criminale dell’intera Europa.

Le immagini del penitenziario di Haden (foto AP/LaPresse)

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