Studenti in piazza: momenti di tensione con la polizia a Milano e Roma

Pubblicato il 7 Ottobre 2011 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Studenti, professori e bidelli scendono in piazza e mettono a segno un blitz sotto Palazzo Chigi: venerdì mattina un gruppo di ragazzi ha raggiunto il palazzo del governo a Roma “armato” di sveglie da tavolo. All’alba sono state portate “sveglie per questo governo, per dire che la loro ora ormai è arrivata. Questa generazione non vuole che si perda altro tempo”, riferiscono i leader della Rete degli studenti medi. Il 7 ottobre è il giorno dello sciopero nazionale di scuola, università e servizi esternalizzati proclamato da Usi-Ait e dai sindacati di base. Alla base dell’agitazione c’è – spiegano dal sindacato di base – “la riforma varata dal ministero dell’Istruzione con i relativi tagli, i disagi delle “classi-pollaio”, la sicurezza degli istituti, le retribuzioni”.

Sono quindi scoppiati momenti di tensione al corteo degli studenti a Roma. Dopo aver deviato il percorso sul Lungotevere Ripa, i manifestanti sono giunti davanti a un cordone delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa protetto da alcuni blindati. Gli studenti hanno le mani alzate e urlano ‘Corteo!’, decisi a proseguire per raggiungere, dicono, viale Trastevere e quindi il Ministero della Pubblica Istruzione. Accesi petardi e fumogeni.

“Via Gelmini taglia tutto. Difendiamo la scuola pubblica”. Con questo striscione srotolato sulle scale del ministero dell’Istruzione è iniziato il presidio di protesta organizzato a Roma da Unicobas. ‘Giù le mani dalla scuola pubblica’, ‘Sì agli stipendi europei’, sono alcuni dei cartelli portati in Viale Trastevere. “Sono stati tagliati i programmi – ha spiegato un docente al megafono – non vogliono far più studiare i ragazzi. Dicono che mancano i fondi, ma intanto i soldi per le missioni militari o per la casta ci sono e non si toccano. Le scuole sono a pezzi, non solo per la didattica ma anche per quanto riguarda le strutture: secondo una stima una su cinque in Italia ha ancora l’amianto”. Il ministero dell’Istruzione è presidiato da questa mattina presto dalle forze dell’ordine schierate in diversi punti in tenuta antisommossa.

A Milano invece lancio di uova contro le banche. Come già messo in atto nelle scorse manifestazioni e come annunciato per oggi, gli studenti dei licei milanesi e di alcuni centri sociali, lungo il corteo da piazza Cairoli hanno lanciato uova e vernice contro le vetrine di diverse banche a partire dalla filiale Unicredit di piazza Cordusio. Qui il corteo si è diviso in due diversi spezzoni, uno prosegue verso piazza della Scala mentre l’altro si sta dirigendo alla sede del Provveditorato.

Imponente lo schieramento di polizia e carabinieri che presidia l’intero centro città dove sfilano gli studenti. Uno dei due spezzoni del corteo ha tentato un’irruzione nella sede dell’agenzia di rating Moody’s in corso di Porta Romana. Gli studenti, che portavano uno striscione con scritto “Squali finanza speculatori sulle nostre vite” sono stati bloccati nell’atrio mentre altri hanno imbrattato le vetrine. Momenti di tensione anche davanti alla sede della Regione Lombardia: uno dei due tronconi del corteo studentesco di questa mattina a Milano, arrivato sotto al Pirellone, ha tentato di forzare un cordone di carabinieri in tenuta antisommossa che voleva impedire loro di bloccare l’incrocio stradale. I militari hanno reagito con alcuni colpi di manganello per fare desistere i manifestanti che spingevano con alcuni ‘scudi’ di polistirolo indossando caschetti da cantiere. La situazione è poi ritornata alla normalità.

(Foto LaPresse)