TRIESTE – Insidiata e violentata dal compagno della zia. Di più, tenuta come un oggetto in grado di soddisfare le voglie e i capricci dell’uomo ogni qual volta ne avesse bisogno. Di più ancora: costretta a subire scenate di gelosia se decideva di uscire da sola con amiche o addirittura con la mamma. Perché lui così non l’avrebbe avuta a “disposizione”. Vittima della vicenda una ragazza di 16 anni di Trieste, mentre il carnefice è un marocchino che aveva da poco superato la trentina (all’epoca dei fatti, nel 2010). L’uomo (per il quale adesso è stato chiesto il rinvio a giudizio) secondo l’accusa spesso costringeva anche la ragazza a fumare droga prima di abusare di lei. La ragazzina sarebbe stata sua vittima sia quando erano a casa soli, sia quando lui tornava a casa ubriaco.
Scrive il Gazzettino: Una vera e propria ossessione quella che l’uomo provava per la giovane, ogni volta che la casa era libera o lui era ubriaco abusava di lei nonostante i tentativi della nipote di allontanarlo. Ma lo zio acquisito faceva di più: costringeva la ragazzina a fumare della droga prima di violentarla. L’atteggiamento nei confronti della minorenne era possessivo: non poteva uscire con le amiche né da sola con la mamma e la zia. Ha persino minacciato di picchiare il fidanzato della nipote.
A febbraio del 2011, la giovane ha denunciato l’uomo e da lì sono scattate le indagini della Procura. Il pm lo accusa anche di essersi fatto consegnare il bancomat della madre della ragazzina sotto minaccia e picchiandola.