ROMA – Trump nega abusi sessuali contro minorenne del giro Epstein. Quando Mike Tyson ha reso pubblico il suo endorsement a Donald Trump sperava di fargli un favore (i due sono amici e hanno fatto un sacco di soldi insieme): in realtà da allora è riemersa una vecchia storia di presunte molestie sessuali nei confronti di minorenni. Nel lussuoso appartamento a Manhattan, sembra una maledizione, del solito chiacchieratissimo miliardario play-boy (e molestatore di minorenni reo confesso) Jeffrey Epstein, la cui controversa amicizia con il Principe Andrew ha fatto arrivare schizzi di fango perfino dalle parti di casa Windsor.
Donald Trump ha negato con disdegno le accuse di Kate Johnson, all’epoca dei fatti contestati (’94) minorenne. “Vuole solo farsi pubblicità, oppure è una manovra”, Trump ha liquidato come “clamorosamente false” le dichiarazioni rese dalla presunta vittima alla Central District Court of California martedì scorso, in una causa contro di lui e Epstein per 100 milioni di dollari per “abusi sessuali sotto la minaccia di farle del male”, e “cospirazione per negarle i diritti civili”. In parole povere, lei accusa i due di averla minacciata di morte nel caso avesse rivelato in pubblico le supposte violenze.
Lette sul Mirror, le accuse di Kate sono impressionanti, specie per chi sta preparandosi alla battaglia finale per conquistare la Casa Bianca (per par condicio va segnalata la gentile offerta di viaggi chiacchierati di Epstein a Bill Clinton sul Lolita Express). La tecnica di aggancio riferita dalla querelante è sempre la stessa: sesso in cambio di allettanti prospettive di carriera nello show-biz. Masturbazioni e sesso orale, violenza completa, rapporti lesbo con un’altra minorenne. La preghiera gridata e inesaudita a Trump di usare il preservativo.