NEW YORK – Non gli è bastato fare quello che il poliziotto gli aveva chiesto per salvarsi. E’ sceso dall’auto, mani in alto, e per tutta risposta è stato ucciso con almeno sei colpi di pistola dall’agente. Un nuovo video punta il dito contro la polizia americana, accusata ancora una volta, se non di razzismo (visto che questa volta sono di colore sia l’agente sia la vittima), di avere il grilletto troppo facile.
Il video risale al 30 dicembre in New Jersey e mostra come l’agente Braheme Days abbia sparato, ferendolo a morte, a Jerame Reid, un afroamericano di 36 anni, sceso dall’auto con le mani alzate.
Days, un agente di colore, urla ”fammi vedere le mani”, prima di rivolgersi al suo partner per comunicargli di aver visto una pistola nell’auto di Reid, fermata per aver saltato uno stop. Al volante della vettura c’è Leroy Tutt che mostra le mani alzate. Reid e’ seduto sul lato passeggero: dal video non si capisce cosa stia facendo, ma Days continuava a ripetergli di non muoversi.
”Ti sparo. Se tocchi qualcosa sei morto” grida Days. ”Non c’e’ motivo di toccare nulla, scendo dall’auto e mi metto a terra” afferma Reid. Reid scende poi dall’auto e Days spara almeno sei colpi. Reid ha trascorso 13 anni in carcere per aver sparato a un poliziotto quando era un teenager e lo scorso anno e’ stato arrestato per possesso di droga. Days e’ uno degli agenti che lo ha arrestato.
Il video
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