Usa, porno in crisi: uso preservativo ha fatto crollare del 95% la produzione

Usa, crisi settore hard: uso preservativo ha fatto crollare del 95% la produzione
Usa, crisi settore hard: uso preservativo ha fatto crollare del 95% la produzione

LOS ANGELES (STATI UNITI) – Il preservativo sta uccidendo l’industria del porno americano. Crollo del 95% della produzione da quando è entrata in vigore la legge che obbliga gli attori a indossare il condom.

Da quando è entrata in vigore la legge, lo scorso marzo, che obbliga gli attori a indossare il preservativo sul set, il numero di permessi per girare film per adulti nella contea di Los Angeles è crollato del 95%: nel 2012 sono state emesse 480 autorizzazioni, mentre nei primi nove mesi di quest’anno soltanto ventiquattro. I dati resi noti da Film LA, l’associazione no profit che concede i permessi, hanno immediatamente scatenato la reazione dei produttori a luci rosse, che fin dagli anni Ottanta si battono contro il preservativo e che sono tornati all’attacco.

Il sindacato dell’industria a luci rosse, Free Speech Coalition, ha puntualizzato che la legge sta costando alla contea centinaia di migliaia di dollari solamente in permessi: un’autorizzazione costa normalmente 1.000 dollari e, secondo i dati diffusi da Film LA, nel 2013 la contea avrebbe già perso 456.000 dollari.

Il settore a luci rosse genera circa 11 miliardi di dollari all’anno e crea 10.000 posti di lavoro in tutti gli Stati Uniti fra attori, truccatori, tecnici delle luci, muratori, catering, e web designer. Il porno con il preservativo, però, non vende. Nel 2004, dopo che cinque casi di Hiv avevano seminato il panico fra gli attori, l’industria aveva prima sospeso per un mese le riprese e optato poi per l’uso del preservativo. Le vendite erano però calate bruscamente, spingendo i produttori a tornare sui propri passi.

Sempre secondo Free Speech Coalition, il nuovo tentativo di regolamentare l’industria pornografica sta danneggiando il bilancio della contea di Los Angeles, ma al tempo stesso sta facendo registrare un deciso aumento dei set nella vicina contea di Ventura.

Diane Duke, amministratore delegato del sindacato, ha spiegato che “le case di produzione stanno cercando nuove aree fuori dalla San Fernando Valley”.

Ma i set pornografici non sono però visti di buon occhio. A Thousand Oaks, ad esempio, il trasloco delle case di produzione sta facendo infuriare gli abitanti. “I residenti sentono gemiti e vedono persone nude”, ha specificato Linda Parks, politico locale.

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