Usa. Smantellato traffico di sesso, droga e denaro in carcere di Baltimora

BALTIMORA, STATI UNITI – Sesso, droga e riciclaggio di denaro: questi gli elementi di una indagine che ha portato all’incriminazione di 13 guardie penitenziarie donna e diversi detenuti di un carcere di Baltimora, Maryland, che di fatto era finito da tempo sotto il controllo di una pericolosa gang di criminali, la ‘Black Guerilla Family’.

Secondo l’accusa, le guardie penitenziarie introducevano di nascosto nel carcere stupefacenti, telefoni cellulari, carte di credito e altro materiale, che poi mettevano a disposizione del capo della banda, Tevon White, condannato nel 2009 per tentato omicidio.

Quattro di loro, scrive il Washington Post, sarebbero anche state messe incinte dallo stesso White, una due volte, mettendo poi al mondo cinque suoi figli. Uno dei leader della banda investiva i proventi del traffico acquistando auto di lusso, tra cui Mercedes e BMW, che poi metteva a disposizione delle guardie penitenziarie complici.

La Black Guerilla Family e’ stata fondata in California a meta’ degli anni ’60 e da allora, con attivita’ come il traffico di stupefacenti, rapine e omicidi, si e’ diffusa in molte citta’ e prigioni degli Stati Uniti. L’indagine nel carcere di Baltimora ha portato ad un totale di 25 incriminazioni tra guardie, detenuti e complici esterni al carcere, ma l’elemento di spicco e’ certamente Tevon White, 36 anni.

Due delle guardie sue complici si sono anche fatte tatuare il suo nome, una su una caviglia e l’altra sul collo. In una intercettazione telefonica, riferisce il Post, lo si puo’ sentir dire: ”Questa prigione e’ mia. Sono assolutamente serio. Qui l’ultima parola e’ sempre la mia”.

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