TREVISO – Quella sera di marzo del 2011 non ci fu “nessuna violenza sessuale, ero io che volevo una cosa a quattro”. A raccontarlo in Tribunale è stata la presunta vittima, all’epoca dei fatti 16enne, che ha scagionato così il suo ex fidanzato, un ventenne sudamericano di Valdobbiadene, accusato di violenza sessuale su minore. Il pm aveva chiesto per lui una condanna a 5 anni di reclusione.
A raccontare agli inquirenti di quella sera era stata la stessa ragazzina. Disse che il suo ex e un amico di lui, all’epoca minorenne, avevano abusato di lei e lo stesso trattamento era stato riservato a due sue amiche. D’ufficio era scattata la richiesta di rinvio a giudizio per il ventenne. Ma la ragazzina non ha mai sporto denuncia né si è mai presentata in aula per confermare le accuse.
Chiamata a testimoniare dalla difesa, infine ha raccontato la verità. Quella sera uscirono a quattro: lei, un’amica, il suo ex e l’altro ragazzino, che nel frattempo è imputato al Tribunale dei minori di Venezia. Volevano passare una serata godereccia, qualche bevuta per sciogliere le inibizioni e poi appartarsi in auto. Finirono in un casolare abbandonato fuori Valdobbiadene e qui fecero sesso a quattro. “Fui io a proporlo”, ha detto la ragazzina a processo. Il giovane è stato assolto perché il fatto non sussiste.