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Veronica Bolina, modella trans picchiata e sfigurata in carcere. Polizia nega FOTO

di Daniela Lauria |27 Aprile 2015 15:37

SAN PAOLO – Pestata a sangue e sfigurata perché transessuale. Succede in Brasile, dove Veronica Bolina, modella transgender arrestata per una rissa con un vicino di casa, è stata brutalmente aggredita in carcere. La polizia nega ogni responsabilità mentre su Twitter viaggiano messaggi solidali da tutto il mondo con l’hashtag #SomosTodosVeronica.

I fatti risalirebbero allo scorso 12 aprile: le foto di Veronica mezza nuda, ammanettata mani e piedi e col volto tumefatto hanno fatto il giro del mondo. A denunciare le torture subite dalla transgender sono state alcune associazioni lgbt brasiliane, secondo le quali Veronica sarebbe stata aggredita dalle guardie.

Ma la polizia ha negato ogni violenza nei suoi confronti sostenendo che a picchiare Veronica sarebbero stati altri detenuti che l’avrebbero sorpresa a masturbarsi. C’è pure una registrazione audio, diffusa dalle autorità, in cui la giovane negherebbe di essere stata torturata dalla polizia:

“Gli agenti hanno solo fatto il loro lavoro. Non mi hanno torturato. A ogni azione corrisponde una reazione. Hanno dovuto usare le loro regole per prendermi. E appena sono stata presa, non mi hanno torturata”.

Mentre sul profilo Facebook della transgender sono apparse diverse segnalazioni di persone che dicono di conoscere Veronica, secondo le quali l’audio sarebbe un falso.

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