Voto in Egitto, 250 simboli per aiutare gli elettori analfabeti

IL CAIRO – Quaranta milioni di egiziani stanno votando in questi giorni fino a gennaio alle prime elezioni legislative del post Mubarak. In ballo ci sono i 498 seggi dell’Assemblea del popolo, equivalente alla Camera dei deputati, e i 270 della Shura, pari al Senato.

Il sistema elettorale è complesso e lungo. Le due Camere saranno nominate e si potranno insediare solo a metà marzo.

Il sistema elettorale è misto: per due terzi i seggi saranno assegnati col sistema proporzionale, per un terzo con l’uninominale secco. I risultati saranno resi noti dopo ogni turno di ballottaggio mentre per il proporzionale i risultati saranno diffusi entro il 13 gennaio 2012. Una quarantina i partiti in lizza con oltre 15.000 candidati. I sondaggi della vigilia danno un successo netto delle formazioni islamiste, soprattutto dei Fratelli musulmani.

Quel che più stupisce sono però i simboli dei partiti presenti nelle schede elettorali. Sin dagli anni Cinquanta in Egitto i simboli sono serviti per rappresentare i partiti politici e i candidati, inizialmente con l’intento di aiutare i votanti illetterati.

E il voto di questi giorni non fa eccezione: con 250 simboli il voto egiziano ha già battuto un suo primo, originalissimo, record.

 

 

 

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