“Vuoi il lavoro? Che taglia di seno hai?”: domanda pre-colloquio

"Vuoi il lavoro? Che taglia di seno hai?": domanda pre-colloquio
“Vuoi il lavoro? Che taglia di seno hai?”: domanda pre-colloquio

TREVISO – Vuoi fare l’assistente di un commerciante di piante e accompagnarlo in giro per il mondo? Sapere le lingue non basta: serve una bella presenza e un seno adeguato. La caratteristica è stata richiesta dallo stesso titolare, che prima di fare un colloquio alla candidata, una giovane trevigiana di 19 anni fresca di diploma all’Istituto turistico Mazzotti, ha chiesto “le taglie”. Lei, candidamente, gli ha dato quelle di pantaloni e magliette. Ma non era quella la taglia richiesta.

Del resto l’offerta era fin troppo allettante per non nascondere qualcosa: 2.300 euro al mese per un contratto a tempo indeterminato come “collaboratrice e assistente del titolare capace di muoversi in tutta Europa”. E proprio lì stava la fregatura, spiega Mauro Favaro sul Gazzettino. 

Oltre al curriculum, lui le ha chiesto una foto, l’altezza, il peso e le misure. Lei ha fornito, seppur stupita, quelle di pantaloni e maglie. Lui l’ha corretta: “Intendevo la misura del reggiseno”. E a quel punto lei, anziché cedere alle lusinghe di un contratto più unico che raro, ha risposto: “Ma sta cercando una segretaria o un’attrice porno?”. Ed ecco la risposta:

“Sto cercando una segretaria assistente, ma avrei piacere che mi piacesse e che sia ok. Non sono ossessionato dall’aspetto fisico, ma sicuramente seriamente interessato. Penso sappia come funzionano queste cose”.

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